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Santelli in trincea: "Caccerò i mandarini"

La neo presidente: «Guerra alla burocrazia e vedrò Speranza per la sanità»

Santelli in trincea: "Caccerò i mandarini"

Lamezia Terme - Una vittoria di squadra. Un esperimento di coalizione riuscito, che potrà essere modello per il futuro del centrodestra. La vittoria di Jole Santelli in Calabria dimostra che la compattezza della squadra porta risultati concreti. In questo caso porterà la coordinatrice regionale azzurra a entrare a Palazzo Campanella da governatrice. Basta scorrere i numeri delle singole liste per capirlo. Forza Italia si è praticamente divisa in tre. Suoi dirigenti sono confluiti nelle due liste civiche che appoggiavano la Santelli, mantenendo sotto il simbolo tradizionale la percentuale più alta. E così Forza Italia sta al 12,58 per cento. Seguita dalla Lega di Salvini con il 12,21 e da Fratelli d'Italia con l'11,14. Cui seguono la lista Santelli Presidente con l'8,07 %, l'Udc con il 6,98 e la civica Casa delle Libertà con il 6,56. Come si vede la coalizione potrà contare su una collegialità armonica ed equilibrata. Dando così corpo all'adagio pronunciato dalla stessa Santelli in campagna elettorale: «Non sarò una donna sola al comando».

La Santelli non ha dato anticipazioni sulla futura squadra di governo. «Dovranno essere persone autorevoli e competenti dice -. È in gioco la nostra credibilità». Nel corso della tradizionale conferenza stampa del «giorno dopo», i giornalisti tentano di provocarla. «Manuale Cencelli? risponde No grazie. Però i partiti hanno il diritto di vedersi rappresentati nel giusto modo». Gli «asset» principali (agricoltura, turismo e sanità) devono essere gestiti da persone valide, dice. «Tra le prime cose che farò aggiunge, sempre con un filo di voce è di incontrare il ministro Speranza. La nostra sanità merita di uscire al più presto dalla fase commissariale».

L'esito del voto di domenica rappresenta un segnale importante e un monito: la Calabria, e in generale tutto il Sud, non deve essere lasciato indietro. I grillini hanno perso l'appeal che si erano conquistati con gli anni sbandierando i vessilli dell'antipolitica e proponendo una politica assistenzialista per combattere la stagnazione economica. «I calabresi hanno capito sulla loro pelle ha spiegato la stessa Santelli che è un modello che non funziona».

La Santelli riconosce poi l'onore delle armi agli avversari: «Bravo Aiello, non era facile contro il fuoco amico. Bravo Callipo; e soprattutto bravo Tansi (l'ex responsabile regionale della Protezione civile, qui a capo di una lista civica, ndr.) che ha ottenuto un ottimo risultato senza l'appoggio di partiti». E poi le prime promesse: «Caccerò i mandarini della burocrazia e installerò telecamere nei miei uffici e nella mia macchina. Chi parla con me deve sapere fin da ora che sarà registrato». Sulla lotta alla criminalità, altro dossier scottante per chi deve amministrare questa terra, la Santelli si mostra ottimista. «Ci sono ottimi magistrati conclude cui va la nostra piena fiducia». E poi confessa: «Difenderò la trasparenza e la regolarità di ogni atto che si sappia che ho la penna facile e che non ci metto niente a inondare di pec (email certificate, ndr.

) la Procura e la Corte dei conti».

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