Politica

Le sardine sulla nave della Ong: "Ultimi testimoni di umanità e giustizia"

Le sardine salgono a bordo della nave Aita Mari ancorata nel porto di Siracusa e pressano il governo sulla cancellazione dei decreti sicurezza: "Le modifiche proposte sono insufficienti"

Le sardine sulla nave della Ong: "Ultimi testimoni di umanità e giustizia"

Le Ong sono "le ultime testimoni di umanità e giustizia". Non hanno dubbi le sardine che ieri, assieme al portavoce nazionale del movimento Massimiliano Perna, sono salite a bordo della nave Aita Mari della Ong basca Salvamento Maritimo Humanitario (SMH), ancorata nel porto di Siracusa, per dare il proprio sostegno ai volontari. "Chi salva una vita in mare salva l'intera umanità", scrivono i pesciolini anti-leghisti. Per questo alle Ong va detto "grazie". Un grazie simbolico, esteso a tutti le associazioni che negli ultimi mesi sono tornate a pattugliare un Mediterraneo "da tempo abbandonato dalle missioni degli Stati europei e lasciato in parte nelle mani feroci dei libici" .

E proprio dalla nave che la scorsa settimana ha fatto sbarcare nel porto di Messina 158 migranti, le sardine lanciano l’ennesimo appello al governo per la cancellazione dei decreti sicurezza voluti dall’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini. "Abbiamo ribadito insieme il nostro no ai decreti sicurezza, l'insoddisfazione per le insufficienti modifiche proposte dall'attuale governo, la richiesta di cancellare il Memorandum Italia-Libia, il rifiuto di politiche di chiusura e di indifferenza", fa sapere la delegazione di sardine siracusane accolta dall’equipaggio dell’Aita Mari che all’inizio di marzo tornerà a solcare le acque del Mare Nostrum.

"Abbiamo consegnato a Filippo, coordinatore e responsabile del settore infermieristico, una grande sardina di carta che è stata tra i simboli della nostra prima piazza, come segno di condivisione di quegli ideali e quei valori di umanità e solidarietà fondamentali che le Ong portano in mare", hanno annunciato le sardine, che si sono impegnate ad aiutare i volontari della Ong basca a trovare "un idraulico e di un meccanico nautico per alcuni interventi di manutenzione". La sardina di carta è stata appesa nell’infermeria. "La stanza più importante", commenta la delegazione ricevuta a bordo.

Il governo, intanto, sta lavorando alla riscrittura dei decreti Salvini, almeno per quanto riguarda la parte sull’immigrazione. Ieri il vertice con il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese si è concluso con la promessa della stesura di un documento riassuntivo di tutte le proposte attualmente in discussione. Ma il tema divide la maggioranza: i Cinque Stelle vorrebbero attenersi alle indicazioni date dal presidente della Repubblica in occasione della firma dei due decreti, mentre Italia Viva e Leu chiedono l’eliminazione delle multe alle Ong.

Per ora il Viminale sembra voler spacchettare i decreti, separando la questione dei flussi migratori da quella della sicurezza. Si parla di un "criterio di proporzionalità" che preveda un alleggerimento delle sanzioni e di misure come quelle della confisca.

E tra le proposte sul tavolo c'è anche quella di conferire a Palazzo Chigi un ruolo di coordinamento sulle decisioni che riguardano proprio le "politiche migratorie e di sicurezza".

Commenti