Ecco perché è stato rimosso il blog "Messa in latino"

Sparisce all'improvviso il popolare diario online sulla liturgia antica. Il sospetto dei proprietari su alcuni post "scomodi" e quella violazione..

Foto tratta dal sito institute-christ-king.org
Foto tratta dal sito institute-christ-king.org
00:00 00:00

Il blog Messa in latino era nato nel 2007 sull'onda della liberalizzazione voluta da Benedetto XVI con il Summorum Pontificum e dal 2013 è stata poi una voce critica del pontificato di Francesco e dei suoi provvedimenti restrittivi sulla liturgia antica. Venerdì mattina, però, i suoi numerosi lettori di tutto il mondo hanno avuto un'amara sorpresa: il popolare blog non c'era più. La comunicazione al vecchio indirizzo recita ancora adesso implacabilmente: "Spiacenti, il blog all'indirizzo lamessainlatino.blogspot.com è stato rimosso". La notizia ha fatto il giro del mondo ed è stata commentata da siti e vaticanisti di diversa nazionalità. Il blog infatti si era guadagnato negli anni non solo un consistente traffico ma anche una sua credibilità per anticipazioni e indiscrezioni sul Vaticano.

Cosa c'è dietro la rimozione

La rimozione del blog dalla piattaforma Blogger è stata motivata ai titolari da una comunicazione in inglese che lamenta la violazione delle linee guida della comunità che fa capo a Google. Nello specifico, i "padroni di casa" hanno accusato i gestori del blog di aver violato con alcuni contenuti la loro politica sull'incitamento all'odio. Ai destinatari dell'avviso, però, non sono stati menzionati quali post sarebbero incappati in questa violazione. Il sospetto della redazione di MiL - l'abbreviazione con cui era noto il blog tra gli addetti ai lavori - è che la decisione possa essere collegata alla precedente sospensione di alcuni articoli aventi a tema una presa di posizione del vescovo statunitense Joseph Edward Strickland contro il diaconato femminile, un'analisi sull'incompatibilità tra massoneria e Chiesa e il richiamo agli insegnamenti della dottrina cattolica in relazione allo svolgimento delle parate del Pride. Nelle settimane scorse questi post erano stati rimossi ma poi ripristinati dopo la protesta dei gestori del blog.

La reazione

I proprietari del blog hanno reagito rivolgendosi ad uno studio legale ed inviando una diffida per lamentare quella che hanno definito "l'inopinata e soprattutto immotivata soppressione dello stesso" ed hanno richiamato il rispetto dell'articolo 21 della Costituzione in merito al diritto alla libera manifestazione del pensiero. È stato chiesto "il pronto ristabilimento dell'accesso al sito" che però, mentre scriviamo, non è ancora avvenuto. La scomparsa del blog di Messa in latino ha comportato la perdita di circa 22.000 post che in qualche modo documentavano diverse stagioni della Chiesa contemporanea: il risveglio della liturgia antica dopo la mano tesa di Benedetto XVI, i timori all'inizio del pontificato di Francesco, le restrizioni adottate dall'introduzione di Traditionis custodes fino al clima di ottimismo per la recente elezione di Leone XIV. MiL, che aveva superato il milione di visualizzazioni a giugno, era letto non solo per gli appuntamenti con le celebrazioni in Vetus Ordo ma più in generale per le notizie e i commenti sulla realtà ecclesiale. Gli autori del blog stanno ricevendo in queste ore i messaggi di solidarietà di lettori e di testate, a prescindere dalla condivisione o meno della linea editoriale.

La chiusura di questo spazio non è una brutta notizia solo per gli amanti della cosiddetta messa tridentina, ma più in generale per gli appassionati dell'informazione religiosa e vaticana. La rimozione di MiL, peraltro, arriva un anno e mezzo dopo la fine dell'esperienza de Il Sismografo, noto aggregatore di notizie sulla Chiesa da tutto il mondo gestito da Luis Badilla.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica