Fini, uno scandalo lungo sette anni: storia della casa di Montecarlo

Lo scandalo della casa di Montecarlo pesa su Gianfranco Fini dal 2010. L'ex presidente della Camera si è sempre detto estraneo, ma ora la Guardia di Finanza lo inchioda

Fini, uno scandalo lungo sette anni: storia della casa di Montecarlo

A sette anni dallo scandalo, sembra finalmente delinearsi la verità sulla vicenda della famigerata casa di Montecarlo venduta per 300mila euro al cognato di Gianfranco Fini.

Lo scandalo è scoppiato nell'agosto 2010, quando si scopre che il partito dell'allora presidente della Camera nel 2008 aveva venduto un appartamento di 45 metri quadrati a Montecarlo - lasciato in eredità da una contessa ad Alleanza Nazionale - a una società off shore dell'isola Santa Lucia. Appartamento poi affittato con regolare contratto all'imprenditore immobiliare Giancarlo Tulliani, fratello minore di Elisabetta Tulliani, compagna di Fini.

L'indagine parte quell'anno come "atto dovuto", dopo una denuncia di Francesco Storace. "Se dovesse emergere che l'appartamento di Montecarlo appartiene a Giancarlo Tulliani lascerò la presidenza della Camera", dice Fini qualche mese dopo, prendendo immediatamente le distanze dalla vicenda. Il fascicolo finisce archiviato, nonostante a gennaio 2011 l'allora ministro degli Esteri Franco Frattini mostri in Senato un documento che prova come la società off shore sia in realtà riconducibile a Tulliani stesso.

Nel 2015, però, la casa fu poi rivenduta a un imprenditore svizzero a ben 1,3 milioni di euro, con un plusvalore di oltre 1,2 milioni di euro, riaccendendo i riflettori sul caso. A dicembre 2016 la svolta: la procura di Roma richiede la custodia cautelare per Francesco Corallo, Rudolf Theodoor Anna Baetsen, Alessandro La Monica, Arturo Vespignani e Amedeo Laboccetta. Gli indagati avrebbero infatti messo in piedi un'associazione a delinquere per riciclare il denaro proveniente dall'evasione delle tasse negli affari del "re delle slot" Corallo.

E qui rientra di nuovo in scena Fini. Si è scoperto, infatti, che Corallo, tramite Baetsen, aveva dato a Sergio Tulliani - padre di Giancarlo ed Elisabetta - i soldi per acquistare l'immobile di Montecarlo. Il 10 aprile scorso Fini si è detto davanti ai pm estraneo ai fatti.

Ma oggi la Guardia di Finanza lo ha inchiodato: fu proprio l'ex leader di An e Fli a decidere la vendita dell'appartamento alla società off-shore "nella piena consapevolezza" delle condizioni concordate da Corallo e i Tulliani. E cioè che gli immobiliaristi avrebbero aiutato l'imprenditore a far fruttare i soldi guadagnati con l'evasione delle tasse.

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