Politica

Scontro tra giudici e politica, Cantone valuta l'addio all'Anm

Si alza il tono dello scontro. Cantone stende Sabelli: "Usa argomenti avvocateschi". E annuncia l'imminente addio all'Anm

Scontro tra giudici e politica, Cantone valuta l'addio all'Anm

Raffaele Cantone non ci sta a farsi tirare per la giacca dal presidente dell’Anm Rocco Sabelli. Così respinge l'accusa di essere troppo vicino alla politica e annuncia che presto potrebbe uscire dal sindacato dei magistrati. "Sono rimasto perplesso dalle critiche arrivate dall’Anm - lamenta il presidente dell'autorità Anticorruzione - come un pugile che ha avuto un pugno e non si è ripreso e volevo anche fare un gesto eclatante". Una minaccia che aggiunge un tassello importante allo scontro tra toghe e politica rischiando di portarlo all'estremo.

Il braccio di ferro continua. Ad alzare per primo la voce era stato proprio Sabelli che, in apertura del congresso a Bari, aveva avuto parole dure contro la politica accusandola di delegittimare l'azione dei giudici e criticando pesantemente le misure sulle intercettazioni. Accuse che avevano fatto alzare una levata di scudi all'interno del governo. Le parole del sindacato delle toghe non sono andate giù nemmeno a Cantone che, ai microfoni di Radio 24, ha risposto per le rime: "Le critiche ricevute mi hanno lasciato perplesso. Ho subito pensato di fare un gesto eclatante, poi ho deciso di prendere tempo perché l’Anm è la mia casa". E racconta: "Mi ci sono iscritto il secondo giorno che sono entrato in magistratura. Ora Però sto riflettendo e potrei decidere di andarmene". Entrando nel merito delle critiche rivoltegli da Sabelli, Cantone ci ha tenuto a sottolineare che, come presidente dell'autorità Anticorruzione, ha, "sul piano personale, una autonomia e una indipendenza" che non ha mai avuto. "Quanto al merito della sua accusa - ha concluso Cantone - Sabelli ha usato un argomento formale, direi avvocatesco".

Immediata la replica stizzita dell'Anm. Che invita Cantone a prendere pure la porta e andarsene. "Cantone deciderà liberamente se andare via o se restare nell’Anm - spiega Sabelli - ma spero che in questa valutazione egli rifletta sul valore dell’Anm e sull’azione che da sempre noi portiamo avanti a tutela dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura e a difesa della legalità".

Viene solo da chiedersi se tutto questo teatrino sia unicamento teso a una imminente discesa in campo del presidente dell'autorità dell'Anticorruzione.

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