Madrid Sono immagini violente e brutali che testimoniano in modo crudo come non doveva terminare una lunga serata di fiesta tra quattro studenti italiani partecipanti al programma Erasmus e altri ragazzi spagnoli, tutti tra i 22 e i 28 anni.
L'alcol scorre a fiumi. Qualche bicchiere di troppo e scoppia la solita rissa da bar che si estende all'esterno. Spintoni, calci, insulti e le urla di alcune ragazze spaventate. Tutto ripreso dal cellulare che fissa nella sua memoria la successiva immagine da brivido quando uno degli studenti italiani, barba da hypster e pantaloni stretti, approfittando di un coetaneo spagnolo finito a terra, spinto da un altro italiano, gli tira un calcio violento alla testa. Una «paliza brutal», una brutale legnata, scrivono le agenzie. Così come fa il portiere quando colpisce duro, di collo, il pallone per buttarlo il più lontano possibile con tutta la forza delle gambe. Lo spagnolo appare da subito grave, sembra un manichino, privo di forze, con le braccia penzolanti e il capo che barcolla senza sostegno. Perde sangue dalla bocca, si parla di trauma cranico, con probabili lesioni delle vertebre del collo. Non c'è ancora un bollettino ufficiale dei medici.
È successo a Punta de San Felipe, nel Golfo di Cadice, il sud della Spagna che si protende verso le coste dell'Africa del Nord. Zona caldissima climaticamente, da aprile a novembre, zono turbolenta da maggio a settembre nel periodo estivo quando arrivano migliaia di ventenni inglesi e tedeschi e la rissa con i ragazzi locali, terza generazione di immigrati arabi, è all'ordine del giorno.
Non sono ancora chiare le ragioni della lite avvenuta all'alba di sabato mattina. La polizia di Cadice ha messo in stato di fermo nella stazione delle vicina San Fernando i quattro italiani, la prova del video choc è schiacciante: sono attualmente accusati di rissa e indagati per tentato omicidio. È probabile che già domani mattina gli italiani saranno interrogati dal pubblico ministero nel Tribunale di Cadice, il Diario de Cadiz scrive che l'autore del calcio è originario di Napoli, mentre la polizia non ha voluto rilasciare le identità dei quattro e della vittima dell'aggressione. Non sono ancora ufficiali le condizioni dello spagnolo, un ragazzo attorno ai 23 anni. Alle sette di ieri mattina è stato ricoverato d'urgenza nell'ospedale di Puerta del Mar, ma nessun bollettino medico è stato ancora rilasciato.
Il fatto di ieri ricorda quanto avvenne nell'agosto del 2017 a Loret de Mar, in Catalogna, quando un italiano Niccolò Ciatti, 22 anni di Scandicci, perse la vita, a seguito di un violento calcio in faccia durante un rissa nella
discoteca St. Trop'. Niccolò subì la rottura del collo. Tre russi tra i 20 e i 26 anni furono identificati come aggressori. L'autore dell'omicidio è stato condannato in primo grado a trenta anni di carcere, gli amici a dieci.
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