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Via scorta al capitano Ultimo: "Non c'è pericolo concreto"

Il governo ha deciso di togliere la scorta al Capitano Ultimo. FI e FdI subito insorgono

Via scorta al capitano Ultimo: "Non c'è pericolo concreto"

"A Capitano Ultimo è stata tolta la scorta perché per lui non ci sarebbero 'particolari segnali di concreto pericolo'", così il governo ha risposto all'interrogazione di Fratelli d'Italia in Commissione Affari costituzionali.

Una risposta che ha fatto e sta facendo parecchio discutere. Una motivazione che non va giù a molti esponenti politici. In primis a Giorgia Meloni. Il leader di Fratelli d'Italia ha subito commentato: "Una risposta che ha dell’incredibile: se l’uomo che ha arrestato Totò Riina, alcuni dei più stretti collaboratori di Provenzano e che ha stanato molte cosche mafiose non rischia ritorsioni, chi altro dovrebbe proteggere lo Stato Italiano? Non vorremmo che questa decisione fosse la conseguenza di alcune indagini scomode condotte dal colonnello De Caprio. Chiediamo al governo di ripensarci e rinnoviamo l'appello al Presidente Mattarella perché intervenga su questa incomprensibile determinazione".

Anche Forza Italia si è detta indignata per la decisione del governo. "Lo Stato ha deciso di lasciare solo Ultimo, noi continuiamo a stare al suo fianco", ha scritto su Twitter Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato. A lui fa immediatamente eco anche Maria Tripodi, capogruppo di Forza Italia in Commissione Difesa alla Camera: "La revoca della scorta al Capitano Ultimo, non può che lasciare sconcertati.

il Governo da un pessimo esempio segnale nella tutela degli uomini delle istituzioni, uomini che hanno messo la propria vita a rischio a tutela della legalità".

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