"Scostamenti mensili di 20 miliardi per le imprese"

Nel giorno in cui il decreto Sostegni approda al Senato Forza Italia riunisce i suoi vertici per fare il punto sulle misure economiche per difendere il tessuto produttivo del Paese

"Scostamenti mensili di 20 miliardi per le imprese"

Nel giorno in cui il decreto Sostegni approda al Senato Forza Italia riunisce i suoi vertici per fare il punto sulle misure economiche per difendere il tessuto produttivo del Paese. Alla sala Colletti della Camera, Antonio Tajani ha ricordato che il dl Sostegni ha bisogno di correzioni in corsa. Piccole modifiche e pochi emendamenti, assicura il coordinatore nazionale nel corso della riunione alla quale hanno preso parte anche i capigruppo Anna Maria Bernini e Roberto Occhiuto, e i ministri Mariastella Gelmini e Renato Brunetta. Se il ministro dell'Economia Daniele Franco avverte che il piano di aiuti potrebbe terminare alla fine dell'anno, Forza Italia programma una serie di aiuti che, mese dopo mese, dovrebbero accompagnare partite Iva, commercianti e piccoli imprenditori fuori dalla crisi. «Noi proporremo - annuncia lo stesso Tajani - venti miliardi di scostamento di bilancio al mese, per assicurare rapidamente la liquidità necessaria a fronteggiare la fase emergenziale. Almeno finché non finirà la pandemia in modo da poter avere disponibilità finanziarie da immettere sul mercato e attraverso l'Agenzia delle entrate far arrivare direttamente i soldi ai cittadini che ne hanno fatto richiesta». Nel corso del vertice è stato confermato l'impegno nel portare avanti azioni concrete riguardanti alcuni comparti nevralgici che costituiscono il tessuto produttivo del Paese, «da sempre supportati dal partito azzurro». Imprese, sport, agricoltura (compensazione Iva con zootecnia) e risparmio (raddoppio dei Pir ordinari), i settori che saranno oggetto delle richieste di modifica. «Battaglie identitarie di Forza Italia - sottolineano dal partito - come l'individuazione di sistemi innovativi e veloci per fare affluire liquidità alle imprese anche attraverso l'istituzione di un Fondo sovrano e il prolungamento dei tempi delle garanzie pubbliche, per quel che riguarda il mondo delle banche».

Resta la perplessità per le critiche del ministro del lavoro Andrea Orlando sulla rottamazione delle cartelle esattoriali.

«Alleggerire - commenta Renato Schifani - il carico di pendenze con il fisco che grava sia sul funzionamento dei nostri tribunali sia, soprattutto, sulle spalle dei contribuenti va nella direzione di un aiuto concreto a chi non è in grado di pagare quanto dovuto per via di una crisi che sta mordendo l'economia reale».

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