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Se i deputati di Alde non vogliono i grillini: "Incompatibili"

Parla l'eurodeputata di Alde Sylvie Goulard: "Sono perplessa: seguiremo la nostra agenda o la loro, vicini alle posizioni lepeniste?"

Se i deputati di Alde non vogliono i grillini: "Incompatibili"

Beppe Grillo fa la corte all'Alleanza dei Democratici e Liberali per l'Europa ma i deputati dell'Alde non ne vogliono sapere. Questo matrimonio non s'ha da fare.

Portabandiera del dissenso degli europeisti contro una possibile confluenza con i grillini è l'eurodeputata Sylvie Goulard, intervistata oggi da Repubblica.

"La conversione dell'M5s è poco credibile, con me sono perplessi anche molti altri colleghi del gruppo all'Europarlamento - spiega l'eurodeputata francese - I Cinque Stelle sono nel gruppo di Farage, l'animatore della Brexit contro cui mi sono battuta. Grillo chiede il referendum sull'euro, che per noi è invece la priorità. Ha la stessa ispirazione, lo stesso spirito di Marine Le Pen: decisamente incompatibile con quello dell'Alde."

Dopo la vittoria di Trump gli europei devono rimanere compatti, mentre secondo la Goulard Grillo crea solo spaccature e in definitiva vuole solo più influenza negli equilibri parlamentari.

Tre anni fa l'Alde bocciava il programma grillino

Mentre Grillo ha annunciato la chiusura dell'accordo con Alde già il 4 gennaio, dal gruppo guidato da Guy Verhofstadt non è arrivata ancora alcuna conferma ufficiale.

Secondo un documento di tre anni fa ripubblicato oggi dall'Huffington Post, i Democratici e Liberali per l'Europa bollavano il programma pentastellato come "irrealistico e populista". All'epoca, si trattava di una risposta ai tentativi grillini di sondare la disponibilità di Alde a un accordo parlamentare. Oggi, in attesa dei risultati della consultazione online sul blog, molti eurodeputati grillini lamentano di non essere stati nemmeno informati della giravolta in programma sui banchi di Bruxelles e di Strasburgo.

E i loro colleghi europeisti, confusi, riflettono: "Se anche dovessimo formare la terza maggiore forza dell'Europarlamento, che agenda seguiremmo: la nostra o la loro?"

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