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Draghi, il sospetto di Salvini: "C'è stata una regia del Pd"

Subito un decreto sicurezza, poi la pace fiscale e il nucleare di nuova generazione: a Domodossola, Salvini presenta il suo programma elettorale

Draghi, il sospetto di Salvini: "C'è stata una regia del Pd"

Matteo Salvini è salito sul palco del suo comizio a Domodossola, dove il leader leghista ha iniziato la campagna elettorale, senza barba e con i bermuda. Un cambio di look per l'ex ministro dell'Interno, che ha giustificato la sua scelta: "L'avevo promesso al mio amico Silvio". Nuovo look ma battaglie uguali per Matteo Salvini, che è tornato anche sulla caduta di governo, ricostruendo quello che è accaduto nella convulsa giornata che ha visto la fine del governo Draghi: "Io con Silvio Berlusconi abbiamo detto a Draghi di rimanere al governo, ma senza i 5 stelle e con un governo più forte. La sua risposta è stata 'no'. Io penso che la regia sia stata del Pd, specialista nel perdere le elezioni e andare lo stesso al governo. Noi non abbiamo chinato la testa. E adesso siamo qui".

Sul futuro, Matteo Salvini ha le idee ben chiare nel caso in cui si dovessero confermare i sondaggi che vedono in testa il centrodestra: "Mancano 61 giorni al voto del 25 settembre. Badateci, si è sempre votato due giorni per le politiche. ora si voterà solo domenica. Segnatelo in blu o in rosso, quello che volete. Il 25 non si sceglie solo un partito ma l'Italia dei prossimi 30 anni". E poi ha aggiunto: "Quali sarebbero le nostre prime proposte in caso di vittoria e noi vinceremo? Una: zero clandestini per il nostro Paese, biglietto di sola andata per tornare a casa". Un tema da sempre caro alla Lega, che combatte contro l'accoglienza indiscriminata a favore di un piano ben progettato che supporti i migranti che realmente fuggono da guerre e situazioni di pericolo. "Vinciamo le elezioni, e il primo decreto sicurezza sarà zero clandestini in giro", ha annunciato Matteo Salvini tra gli applausi.

In relazione al programma elettorale ha annunciato "subito una grande definitiva pace fiscale per il bene dell'Italia" e in tema energetico ha supportato ancora una volta il nucleare: "L'Italia non può essere l'unico paese al mondo che dice no a centrali nucleari pulite sicure e di nuova generazione. L'ambiente è fondamentale, ma senza ideologia. Pd e 5 stelle hanno votato in Europa di mettere fuori legge le auto prodotte in Italia per favorire le auto prodotte in Cina".

Dopo aver confermato la fatica fatta nei 18 mesi di governo con Pd e M5s, in particolare con Speranza e Lamorgese, definendo quell'esperienza come una "fatica inenarrabile", Matteo Salvini na ha anche per Enrico Letta: "Non sono mica come quelli del Pd che non sudano mai. Pensandoci, non ho mai visto Letta sudato.

Avrà una cultura superiore e infatti era professore a Parigi, speriamo che torni presto a fare il professore".

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