Sea Watch, l'Olanda fa la voce grossa: "Non accogliamo i migranti"

L'Aja risponde "no" alla richiesta dell'Italia: non intende "partecipare a misure ad hoc per lo sbarco"

Sea Watch, l'Olanda fa la voce grossa: "Non accogliamo i migranti"

Lo scontro è frontale. Da una parte l'Italia, Salvini e Di Maio. Dall'altra l'Olanda. Il caso "Sea Watch" rischia di creare l'ennesimo braccio di ferro internazionale. Mentre l'Italia chiede all'Aja di farsi carico dei 47 migranti a bordo, dall'Olanda arriva un secco "no".

La motivazione è questa: il governo olandese pretende una netta distinzione a livello europeo tra migranti economici e profughi. Finché dunque non ci sarà una "chiara prospettiva per una soluzione strutturale" su come distinguere queste due categorie di immigrati, l'Aja non intende "partecipare a misure ad hoc per lo sbarco". "Quelli che non hanno diritto alla protezione internazionale devono essere mandati indietro immediatamente al loro arrivo ai confini europei", si legge in un comunicato del ministero della Giustizia e della Sicurezza olandese rilanciato dalla Reuters.

Le relazioni i due Paesi sono tese. Da giorni Salvini e Di Maio non fanno che chiedere ai Paesi Bassi di farsi carico dei 47 della Sea Watch. La nave della Ong, infatti, batte bandiera olandese (anche se l'associazione è tedesca). Dopo aver recuperato i migranti al largo delle coste libiche, la nave umanitaria ha chiesto a Roma, Malta e Olanda l'indicazione di un porto di sbarco sicuro. L'Italia e La Valletta si sono opposte. L'Aja, secondo quanto riportato oggi dalla Sea Watch, avrebbe suggerito alla Ong di virare verso la Zarsis visto il maltempo, senza però poi dare ulteriori indicazioni sulla disponibilità di Tunisi. Per questo il comandante, senza attendere la risposta tunisina, avrebbe deciso di virare verso l'Italia. "Hanno disubbidito a precise indicazioni - attacca Matteo Salvini - che giorni fa li invitavano a sbarcare nel porto più vicino (non in Italia!)".

Ma il pm di Siracusa, Fabio Scavone, sostiene il contrario: "Il comandante - ha detto - non ha commesso alcun reato, ha scelto la rotta per lui più sicura". Il fatto è che - secondo quanto rivelato dal Giornale - in base alle regole internazionali i Paesi Bassi avrebbero dovuto obbligare la nave ad andare in Tunisia.

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