Ci vuole una buona dose di spirito positivistico. Grande fiducia nelle proprie forze e, soprattutto, zero scaramanzia per scegliere una sede nella via maledetta. La stessa che ha visto nascere e, in tempi rapidissimi, morire un partito e, subito dopo, andare in profonda crisi un altro. Di questi tempi le superstizioni pesano meno del portafogli. La crisi delle vocazioni politiche (iscritti e sottoscrittori sono un ricordo del passato) e il taglio dei finanziamenti pubblici hanno avuto effetti pesanti sui partiti ed è così che Alleanza Popolare di Angelino Alfano ha deciso di traslocare e andare nella via dove aveva la sede Futuro e libertà, partito meteora di Gianfranco Fini, e poi Scelta Civica, formazione politica di Mario Monti.
La sede del Nuovo centrodestra e quindi di Ap non va più bene. La casa romana del partito di Alfano è in via in Arcione 71, traversa di via del Tritone. Sono circa 200 metri quadrati, affittati a quasi 12mila euro al mese. Troppo, soprattutto in tempi in cui la sede fisica vale meno di un sito internet.
Le agenzie stampa informano che il ministro dell'Interno e leader del partito sta valutando due o tre opzioni. Quella ritenuta più probabile è, appunto, quella di via Poli. Vicinissima alla vecchia sede, anche questa molto centrale, a due passi dalla fontana di Trevi. Quindi in una zona che sembra più adatta ad accogliere turisti che militanti in arrivo da tutta italia. Però costa meno. «La prossima sede sarà meno costosa ma sostanzialmente uguale a quella attuale per spazi e capienza», assicurano fonti Ncd.
Amministratori del partito molto attenti alle ragioni contabili. Anche perché - ha spiegato il tesoriere del Ncd Paolo Alli all' Adnkronos , «noi non prendiamo un euro di fondi pubblici». Quindi «di fronte alle reali difficoltà di reperire nuove risorse per la mancanza di finanziamenti pubblici, stiamo cercando una nuova sede dai costi più contenuti. Abbiamo intrapreso una serie razionalizzazioni in campo economico e una di queste riguarda la sede».
Ma non è stata considerata la variabile jella. Oppure nessuno si è ricordato che, quando gli esponenti del Ncd erano ancora dentro Forza Italia, in via Poli 29 aveva casa Futuro e libertà. Formazione politica non molto fortunata di Gianfranco Fini, fondata quando perse Pdl e rimase senza i compagni di strada di An. Partito fondato nel 2011 e sciolto due anni dopo.
Tra gli esperimenti politici elaborati nella sede di via Poli, il sostegno a «Con Monti per l'Italia», al quale Fli aderì insieme a Scelta civica, il partito dell'ex premier, e l'Udc. Coalizione che ebbe vita brevissima e un risultato elettorale che deluse pure i più pessimisti.
I partiti passano, via Poli resta. Sempre al numero 29 si trasferì la stessa Scelta civica. Ma quegli anni in via Poli, dal 2013 al 2015, sono stati uno stillicidio di scissioni e defezioni per il partito di Monti. Sc passò da essere accreditata come la nuova Dc a una formazione per pochi intimi.
La separazione tra l'anima popolare e quella liberale, la rinuncia alla presidenza del fondatore Monti. Alla fine i passaggi al Pd di Renzi, che hanno ridotto la presenza di Sc nelle istituzioni e in Parlamento ai minimi termini. Ora, forse, il trasloco di Ncd. E nuove storie da raccontare, sempre da via Poli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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