Selvaggia Lucarelli contro Rolling Stone: "Mai visto ambiente così tossico"

Selvaggia Lucarelli, ex direttrice del sito di Rolling Stone, attacca la rivista: "Dopo tre mesi sono scappata, mai visto un ambiente di lavoro così tossico, illiberale, ostile, scorretto"

Selvaggia Lucarelli contro Rolling Stone: "Mai visto ambiente così tossico"

"Non avevo mai visto un ambiente di lavoro così tossico, illiberale, ostile, scorretto". Selvaggia Lucarelli smaschera senza pietà la doppia morale di Rolling Stone, la rivista che oggi ha lanciato un "manifesto anti-Salvini" e che per cui per qualche mese la giornalista ha lavorato in qualità di responsabile del sito web.

"Volevo trattenermi dal commentare ma chi tace è complice, quindi non taccio", scrive oggi la Lucarelli su Facebook, "Grande rumore per la coraggiosissima, poppissima, impavidissima copertina di Rolling Stone. Sono stata tre mesi a Rolling Stone e francamente un appello per una società aperta, libera e moderna me lo sarei aspettato più da Erdogan che dal mondo Rolling Stone Italia".

Dopo i primi tre mesi in un ruolo di primo piano, infatti, la Lucarelli si è dimise perché - spiega oggi - "di moderno, libero, solidale, lì dentro forse al massimo c'è la macchinetta del caffè che distribuisce caffè a tutti. Non avevo mai visto un ambiente di lavoro così tossico, illiberale, ostile, scorretto".

In particolare la Lucarelli svela le dinamiche dietro la testata - che avrebbe vietato servizi "scomodi" sul secondary ticketing o opinioni su particolari personaggi "per ragioni di denaro o convenienza" -, ma anche condizioni lavorative non in regola, con collaboratori esterni costretti (a suo dire) a lavorare in ufficio anche nel weekend.

"L'editore urla e umilia continuamente i suoi dipendenti, al punto che, per rimanere in tema umanità, c'è più gente che negli ultimi anni è scappata da Rolling Stone che dalla Siria", sottolinea la Lucarelli, "Io, di fronte a tutta questa mancanza di rispetto della libertà e del lavoratore, dopo tre mesi ho rassegnato le dimissioni. E all'editore ho detto e scritto tutto quello che avete letto fin qui.

Ergo, da voi la copertina di sinistra proprio no. Detesto Salvini, ma almeno lui è quello che è, senza doppia morale. E se ne ha una doppia, nel suo caso, quella nascosta non può che essere migliore di quella che mostra".

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