Davide Serra chi?

Inscritto a insaputa del Partito. Davide Serra, finanziere, vicinissimo a Matteo Renzi, è stato smentito dalla sezione londinese del Pd, a cui aveva detto di aver fatto domanda di iscrizione appena pochi giorni fa durante la kermesse renziana della Leopolda.

Come racconta La Stampa, dal Pd Londra fanno sapere di non aver ancora ricevuto alcuna richiesta di iscrizione e addirittura di non aver mai visto nemmeno Serra stesso mettere piede in sezione. L'unico segno di vita sarebbe un bonifico da 15 sterline (poco meno di 20 euro, ndr) che però è di per sè insufficiente a "fare" un compagno.

"La sua iscrizione a mezzo stampa ci ha un po’ sorpresi - spiega il segretario del circolo londinese Roberto Stasi - per questo abbiamo subito chiesto chiarimenti a una esponente dei circoli Renzi londinesi che in quei giorni era alla Leopolda." Successivamente, una volta arrivato il bonifico, "abbiamo fatto avere a questa persona il modulo di iscrizione per Serra - prosegue Stasi -, ora attendiamo che ce lo restituisca firmato. Così poi potrò consegnargli la tessera. Voglio farlo di persona, come succede con tutti gli iscritti"

Durante i giorni della Leopolda Serra era finito al centro della bufera per le sue frasi a proposito del diritto di sciopero che avrebbe aumentato i disoccupati: parole criticate dai sindacati e anche da una larga fetta dello stesso Partito Democratico. E anche alla sezione di Londra, dove lui, a quanto pare, non ha mai messo piede, in molti sperano di fargli cambiare idea.

"L’argomento ha creato molto dibattito - racconta spiega il segretario Stasi - ma ovviamente il suo tesseramento non deve avere un “via libera”. A molti non è piaciuta la sua uscita sul diritto di sciopero. Mi piacerebbe che venisse qui a confrontarsi con noi, a conoscere tutte queste esperienze, a capire le difficoltà di chi a 30 anni prova a inserirsi nel mondo del lavoro. Colgo l’occasione per invitarlo alla prossima riunione, il 24 novembre.