Mondo

Seul, massacro di Halloween. Oltre 140 vittime nella calca

Più di 100mila presenti al primo evento senza regole anti Covid. Scene apocalittiche: almeno cento i feriti

Seul, massacro di Halloween. Oltre 140 vittime nella calca

Strage senza precedenti ieri a Seul, la capitale della Corea del sud, durante una festa di Halloween. Almeno 146 persone sono morte e altre 100 sono rimaste ferite schiacciate dalla calca nel quartiere di Itaewon, una zona della movida molto frequentata dai giovani, dove si erano radunate circa 100mila persone per festeggiare il primo evento senza restrizioni dall'inizio della pandemia.

Le cause della tragedia non sono ancora chiare, ma tutto sarebbe avvenuto nei pressi di un noto locale della città, a quanto pare per la presenza di una celebrità che avrebbe spinto centinaia di persone a precipitarsi verso l'ingresso, in una via piuttosto stretta. Ad un certo punto qualcosa ha scatenato il panico e i presenti, per lo più ragazzi, sono rimasti schiacciati dalla calca. Scene apocalittiche riprese nel frattempo da decine di telefonini che hanno fatto finire i video sui social di tutto il mondo. Inizialmente le autorità avevano riferito di chiamate ai numeri di emergenza sanitaria per quelli che erano stati definiti «arresti cardiaci» e «problemi respiratori». Ma il bilancio ha cominciato ad aggravarsi di ora in ora. In un primo momento i media locali parlavano di 59 morti, poi gli aggiornamenti dei vari ospedali hanno trasformato la tragedia in una carneficina ancora più grave.

Impressionati le immagini dei soccorsi. Su Twitter sono state pubblicate fotografie che mostrano file di cadaveri distesi sull'asfalto e coperti con teli blu. Decine di feriti hanno ricevuto le prime cure sul posto, con il personale sanitario che tentava di rianimarli. Il quartiere della movida è stato trasformato in una sorta di ospedale da campo. Sono state mandate 140 ambulanze ma per moltissimi non c'è stato nulla da fare e circa 400 soccorritori provenienti da tutto il Paese. Anche i passanti si sono dati da fare per aiutare come potevano, in alcuni casi effettuando massaggi cardiaci per tentare di salvare i feriti più gravi o per liberare le persone intrappolate sotto le altre.

Già all'inizio della serata sui social erano stati pubblicati messaggi che riportavano le testimonianze di persone che si lamentavano per la quantità di presenti, dicendo che l'area era così affollata da sembrare insicura. Un presagio che si è avverato quando hanno cominciato a girare le voci dell'arrivo della celebrità. A quel punto un serpentone di gente ha cominciato a muoversi verso il locale, un fiume di persone verso un'unica direzione, per lo più in una strada stretta. In poco tempo si è scatenato il caos, con i giovani che correvano da tutte le parti, schiacciandosi l'uno contro l'altro, grida, scene di panico.

«L'area è ancora caotica, stiamo ancora cercando di capire il numero esatto di feriti», ha detto in nottata Moon Hyun-joo, un funzionario della National Fire Agency.

Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha subito convocato una riunione d'emergenza per una delle più gravi tragedie nazionali del suo Paese e impostare il coordinamento dei soccorsi. «La priorità assoluta è il trasporto e il salvataggio dei pazienti e la fornitura di cure mediche tempestive alle persone colpite», ha dichiarato Yoon.

Mentre il sindaco di Seul Oh Se-hoon, che era in visita in Europa, ha deciso di tornare immediatamente in città.

Commenti