Valeria Robecco
Cleveland Per capire il clima di tensione che accompagna la Convention repubblicana a Cleveland basta guardare le fotografie ricorrenti dei secchi della spazzatura pieni di ombrelli intorno alla Quicken Loans Arena. Istantanee che hanno fatto il giro del mondo, e che rappresentano l'immagine emblematica delle straordinarie misure di sicurezza con cui è iniziata la kermesse del Grand Old Party. Perché gli ombrelli sono potenziali armi, armi bianche, ma anche armi da fuoco travestite da semplici anti-pioggia. E se si ha questo timore per un normale ombrello, figuriamoci per pistole e fucili (anche d'assalto) che è possibile trasportare a vista in base alla legge dell'Open Carry. I primi a mettere in pratica la normativa sulla circolazione delle armi da fuoco sono gli attivisti aderenti a tutta la galassia dei gruppi di lotta per i diritti degli afroamericani, e il timore di scontri è elevato, ancor più dopo le stragi di poliziotti di Dallas e di Baton Rouge. Tanto che il sindacato della polizia di Cleveland ha chiesto al governatore dell'Ohio John Kasich di vietare l'applicazione dell'Open Carry durante i quattro giorni della Convention. Kasich, però, ha respinto la richiesta, spiegando che non ha il potere di «sospendere arbitrariamente leggi statali». «Siamo obbligati a rispettare le norme», ha ribadito anche il capo del Dipartimento di polizia, Calvin Williams. Le armi sono messe al bando entro il perimetro dell'Arena, riservato ai partecipanti accreditati, ma i manifestanti potranno esibire pistole e fucili di qualsiasi tipo nel corso delle numerose proteste iniziate già da domenica, e che si succederanno sino a giovedì, ultimo giorno della festa per l'incoronazione di Donald Trump.
Nella mattinata di ieri migliaia di persone si sono date appuntamento per la marcia degli anti-Trump, contro «l'agenda del tycoon e i suoi attacchi razzisti, anti-immigrati e anti-musulmani». Un altro gruppo di manifestanti ha sfilato contro i metodi «discriminatori» di una certa polizia lungo Euclide Avenue, nel cuore della città. Mentre sull'Hope Memorial Bridge, circa 300 persone hanno formato una catena umana rivolgendo un appello silenzioso alla pace. Ma a sfilare nella città dell'Ohio ci sono anche movimenti in sostegno del candidato Gop alla Casa Bianca, come i gruppi America First e dei Bikers for Trump.
In risposta ai potenziali rischi, non solo per la presenza delle Pantere Nere e di altri movimenti armati, ma anche per il pericolo di attentati terroristici, Cleveland è blindata, e il clima che si respira è da stato di assedio. «Sinora non sono emerse reali minacce per la sicurezza», ha assicurato il capo della polizia. Tuttavia le forze dell'ordine sono pronte ad entrare in azione con un dispiegamento di uomini e mezzi senza precedenti: per garantire la sicurezza durante la kermesse sono stati assegnati 3.000 agenti federali, 2.000 agenti non federali e 500 unità del Dipartimento di Cleveland, di cui 300 in bicicletta. Questi ultimi formano lunghe file tra le strade del centro, molte delle quali sono state chiuse al traffico, e hanno l'ordine di intervenire per separare le persone coinvolte in eventuali scontri, anche usando i loro mezzi a due ruote come barriere. In caso di violenza sono poi pronti ad entrare in azione gli agenti in tenuta anti-sommossa, mentre l'ultimo anello intorno al perimetro dell'Arena è blindato da una cintura di uomini del Secret Service, incaricati di controllare l'identità di tutti coloro che entrano nel complesso.
Public Square, zona verde della città abbandonata per anni e oggi trasformata nel biglietto da visita di Cleveland, è invece bloccata da una serie di giganteschi camion, come una sorta di trincea mobile per proteggere il Ground Zero degli oratori da attacchi come quello attuato con il tir a Nizza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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