Cercasi candidato, a destra come a sinistra. La girandola dei nomi in vista delle elezioni siciliane del 5 novembre continua. Il tempo stringe ma una soluzione appare ancora lontana. Blogsicilia contava ieri ben 11 candidati già iscritti alla corsa, con la possibilità che possano presto diventare 13.
Il rebus è intricato su entrambe le sponde politiche. Silvio Berlusconi stava cercando casa a Palermo, era pronto a trasferirsi in Sicilia per un mese per fare campagna elettorale. Sull'avvocato Gaetano Armao, il prescelto del presidente di Forza Italia, però, almeno per il momento non si è trovata la quadra, anche se resta sempre in piedi l'ipotesi del ticket tra Nello Musumeci e lo stesso Armao. L'idea del tour siciliano è stata così congelata, ma non cancellata.
Berlusconi - dopo il comunicato con il quale ha lanciato un appello all'unità agli alleati, riaprendo la trattativa - è ad Arcore prima di ritornare a Merano (è atteso domani in Trentino per un'altra settimana di relax nella beauty farm di Chenot). L'attenzione verso le vicende siciliane, però, resta alta e non è escluso un incontro tra i leader nei prossimi giorni per dipanare la matassa.
Ieri la novità più rilevante è arrivata dalla Lega, apparentemente spaccata sul nome di Musumeci. Il segretario di «Noi con Salvini», Angelo Attaguile, ha infatti invitato «Musumeci a fare un passo indietro» dicendosi disposto a sostenere Armao qualora «la sua candidatura dovesse favorire l'unità». Dalle parti di Via Bellerio, però, fanno sapere che «quella di Attaguile è solo una posizione personale». Non a caso Giancarlo Giorgetti, vicesegretario del Carroccio, precisa che «Nello Musumeci è l'unico in grado di ripulire, rilanciare e dare un futuro migliore alla Sicilia».
Situazione ugualmente intricata a sinistra dove il sottosegretario Davide Faraone annuncia il suo endorsement per il Rettore di Palermo, Fabrizio Micari, proposto da Leoluca Orlando. Micari era stato bocciato dal vicesegretario regionale del Pd, Francesco Marano che aveva giudicato «troppo palermocentrica» la modalità di scelta del suo nome. Sia Sinistra Italiana che i bersaniani di Mdp, però, fanno sapere che non convergeranno su Micari, e condannano con forza il «patto sciagurato» tra Pd e Area Popolare di Angelino Alfano. A questo punto a sinistra si vagliano nuovi, possibili candidati. Rispunta, ad esempio, Claudio Fava che nel 2012 fu costretto a rinunciare non essendo residente nell'isola.
Altro nome è quello di Corradino Mineo, senatore eletto con il Pd ora in Sinistra Italiana, nativo di Partanna in provincia di Trapani ed eletto in Sicilia. Una figura conosciuta che potrebbe regalare visibilità alla sinistra siciliana e rappresentare un ostacolo in più per il Pd locale.
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