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Siero agli anziani: rinunce e caos liste Le Regioni partono ed è subito un flop

Molte disdette nel primo giorno del vaccino di Oxford agli over 60. De Luca: «Tanti rifiuti, c'è paura» Calano le prenotazioni in Lombardia Dal Piemonte alla Toscana, campagna da rifare

Siero agli anziani: rinunce e caos liste Le Regioni partono ed è subito un flop

Aumentano le disdette tra chi è in lista per il vaccino AstraZeneca, che da ieri è raccomandato agli over 60. Ed è caos in diverse Regioni alle prese con la riorganizzazione della macchina vaccinale a seguito della decisione del comitato tecnico scientifico di cambiare fascia d'età a cui è rivolto il vaccino anglo svedese.

Il primo nemico dell'accelerazione chiesta dal commissario all'emergenza Figliuolo alle Regioni è la sfiducia della popolazione verso il vaccino di Oxford, inizialmente destinato agli under 55, poi esteso anche agli under 65 e ora raccomandato agli over 60. L'esatto contrario. Un'inversione di marcia che ha innescato anche una ritirata tra chi doveva ricevere la somministrazione. Ci sono alcune zone in Puglia, Calabria, Sardegna e Campania in cui le rinunce toccano anche il 40 per cento. «In queste ore per AstraZeneca c'è una quota della nostra popolazione che rifiuta il vaccino perché ha paura, perché ci sono preoccupazioni, perché la comunicazione che è stata data è stata veramente la più squinternata immaginabile», avverte il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

In Sicilia si è arrivati in alcune zone a picchi del 70 per cento di disdette. A Messina e Palermo molti cittadini si sono presentati con cartelle cliniche riferenti diverse patologie e con la richiesta di evitare la somministrazione di AstraZeneca. In Sardegna è preoccupato l'assessore regionale alla Salute, Mario Nieddu, perché si registrano defezioni fino al 40%, con punte del 50%. Anche in Lombardia le prenotazioni sono calate, tanto che in anticipo «apriamo le prenotazioni ai 70enni perché l'adesione della fascia tra i 75 e i 79enni, dopo un inizio molto promettente, è inferiore al previsto. E la causa è AstraZeneca», spiega il direttore generale dell'assessorato al Welfare, Giovanni Pavesi. «Se un 80enne rifiuta il vaccino AstraZeneca non sappiamo come comportarci. Ci stiamo pensando, per ora lo mettiamo in coda».

Da oggi in Friuli Venezia Giulia si potranno prenotare gli over 60, e, ha precisato l'assessore regionale Riccardo Riccardi, «coloro che rifiuteranno Astrazeneca dovranno attendere la disponibilità di altri vaccini». Anche nel Lazio le prenotazioni per chi ha tra i 62 e 63 anni sono aperte da oggi sul portale regionale. La campagna vaccinale procede, dice l'assessore D'Amato, «nonostante le forti turbolenze relative alle decisioni sul vaccino Astrazeneca». Finora il tasso di utilizzo delle dosi di AstraZeneca è fermo al 59%. E ora la sfida è la riorganizzazione, vanno cambiate in corsa le liste. In Toscana «le nuove raccomandazioni ci impongono di cambiare per l'ennesima volta - ha spiegato l'assessore alla Salute Bezzini -. Dobbiamo ripensare la strategia per i caregiver e i volontari che hanno meno di 60 anni». Ma il nodo è anche l'approvvigionamento: gli hub della Toscana stanno chiudendo perché «non arrivano più dosi». In Liguria il governatore Giovanni Toti ha chiesto al Governo di chiarire come cambierà il piano nazionale. «Siccome sposteremo i vaccini AstraZeneca destinati a insegnanti e categorie prioritarie sui pensionati, dovremo spostare altri come Pfizer o Moderna sui giovani? Come cambia il piano vaccinale?».

In Piemonte, l'assessore alla Sanità Luigi Icardi, ammette che «per le fasce di età sotto i 60 anni dobbiamo rimodulare la campagna per vaccinare queste persone con un vaccino a Rna messaggero.

Questo complica un po' le cose».

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