RomaSolo 2 punti di distacco tra centrosinistra e centrodestra. È la novità più importante che emerge dal sondaggio della Ipsos di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera. Disegna uno scenario in cui se i diversi partiti dei due fronti tornassero ad allearsi il divario tra loro sarebbe molto ridotto.
Questo, in un quadro di inizio gennaio in cui il dato dell'astensione continua a riguardare un elettore su 3.
C'è un Pd che mantiene il primato con il 34,8 per cento, ma registra una flessione rispetto alle Europee di ben 6 punti e di 3,5 rispetto all'autunno dello scorso anno. Sarebbe legata alla delusione, riguardo soprattutto alle mosse economiche del governo, di categorie di professionisti e casalinghe che tendono a tornare al centrodestra.
E invece, c'è una Lega in forte crescita, al 12,8 per cento, cioè più che raddoppiata rispetto alle elezioni di maggio, che supera quel 10 per cento dei consensi raggiunto in passato solo nelle politiche del 1996 e nelle europee del 2009.
La nuova strategia di Matteo Salvini, insomma, paga e raccoglie consensi socialmente trasversali, tranne che nei ceti più professionalizzati e scolarizzati, dando al partito sempre più un carattere nazionale. Il leader del Carroccio è oggi al secondo posto dopo Renzi, con valori raddoppiati rispetto a un anno fa.
Le altre forze politiche si mantengono su livelli stabili. Secondo partito, con il 20,6 per cento, si conferma il Movimento 5 Stelle, malgrado i deludenti risultati al voto regionale, le espulsioni e le defezioni.
Al terzo posto rimane Forza Italia, col 14,8 per cento, anche se in flessione di 2 punti rispetto alle Europee e incalzata dalla Lega, che è ormai ad un passo.
Seguono Ncd e Udc, che sommati superano il 5 per cento, Sel, sostanzialmente stabile al 3,8 e Fratelli d'Italia che si mantiene sopra il 3.
Se però si fa un discorso di fronti allargati e si aggregano i dati di Pd e Sel si arriva al 38,6 di un centrosinistra unito. E c'è ben poca distanza dal centrodestra che, coalizzando Fi e Lega con Ncd (3,5) Udc (2) e Fdi (3,2) varrebbe il 36,3 per cento. Poco più di due punti di scarto. «Se il centrodestra fosse unito possiamo battere Renzi e il Pd», esorta Daniela Santanchè su Twitter .
Non che parlare di unità su questo fronte sia facile. Proprio ieri, per esempio, Salvini ha di nuovo attaccato duramente il leader centrista al governo Angelino Alfano, nella sua veste di ministro dell'Interno. Ha scritto il segretario federale della Lega in un tweet : «Alfano annuncia l'espulsione di 9 immigrati sospetti terroristi, mentre sbarcano altri 515 clandestini. Alfano è ridicolo» .
Per il sondaggio Ipsos il governo Renzi, che ha toccato l'apice del consenso con il 64 per cento tra maggio e luglio, continua una flessione iniziata a settembre e ormai stabilizzata da dicembre sul 44 per cento.
Secondo i 998 intervistati da Pagnoncelli, su un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne, sull'inversione di tendenza della popolarità dell'esecutivo influirebbero più delle polemiche sul decreto fiscale e la presunta norma salva-Berlusconi, le riforme o l'effetto dell'attentato di Parigi, soprattutto i dati economici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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