Slitta l'obbligo di vaccino la Lega cede ai "No Vax" Tensione con Forza Italia

Vittoria dei grillini, nessuno sarà escluso da nidi e materne. E il gruppo M5s si spacca

Slitta l'obbligo di vaccino la Lega cede ai "No Vax" Tensione con Forza Italia

La setta No Vax vince in Parlamento: con un emendamento infilato di soppiatto nel «Milleproproghe» da Lega e Cinque Stelle, passa al Senato il rinvio di un anno dell'obbligo di vaccinazione per l'iscrizione a nidi e scuole per l'infanzia.

E il mondo medico e scientifico lancia l'allarme sui pericoli sanitari che migliaia di bambini correranno: «Un provvedimento irresponsabile, privo di razionalità etica e scientifica, che pone a rischio di fatto la salute di migliaia di bambini». Il giudizio, durissimo, è del presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi. I medici lanciano appelli alle famiglie: «Vaccinate i figli subito, prima di iscriverli a scuola, senza aspettare la scadenza dell'obbligo: è uno strumento di prevenzione indispensabile», chiede la Società italiana di medicina generale.

La polemica politica è aspra: a votare a favore della norma no-vax sono stati 149 senatori di Lega e Cinque Stelle. Contrari 110 senatori: Pd, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Autonomie e anche una dissidente grillina, Elena Fattori: «Migliaia di bambini immunodepressi sono a rischio esclusione scolastica: per storia personale, professionale e dolorosamente di madre non posso fare altro che dissociarmi dal mio gruppo e esprimere un indignato voto contrario», ha detto.

In aula lo scontro è stato drammatico: «Il governo ha dato ascolto agli stregoni e non agli scienziati. È un errore gravissimo che pagheranno i più deboli, i più indifesi, i bambini immunodepressi o con patologie che, proprio per questo, non possono essere vaccinati e che quindi saranno i più esposti ai rischi di contagio», denuncia Licia Ronzulli di Forza Italia. «Una decisione gravissima, in questo modo l'Italia disconosce il valore della scienza e del metodo scientifico», dice l'ex ministra Beatrice Lorenzin, autrice delle nuove regole che erano riuscite ad arginare, con l'obbligo vaccinale, il pericoloso calo delle immunizzazioni. «Così si mettono a rischio le nuove generazioni: ieri due neonate sono morte a causa della pertosse, contro la quale le rispettive madri non erano vaccinate. Cosa deve accadere di più in questo Paese?».

Del resto, sottolinea dal Pd la senatrice Simona Malpezzi, l'obiettivo del governo grillo-leghista è proprio quello di «demolire l'impianto della legge Lorenzin», facendo «un danno gravissimo ai bambini, proprio mentre si cominciavano a raggiungere dei livelli di copertura vaccinale ragionevoli».

«Chiediamo al governo di porre subito riparo a questa decisione scellerata, che rischia di mettere in pericolo la salute e la vita dei nostri figli», dice la vicepresidente del gruppo Fi Alessandra Gallone. Ma il governo gongola: «È un passo in avanti importante e il mantenimento della parola data agli elettori», dice il leghista Maurizio Fugatti, sottosegretario alla Sanità. Annaspa invece il sottosegretario grillino Bertolazzi, che si dice convinto che «l'obbligo di vaccinazione serva», ma ammette che nella «dialettica interna» alla maggioranza hanno prevalso i No Vax.

Con conseguenze estremamente pericolose, denuncia il presidente dell'Istituto superiore di sanità: «Migliaia di bambini che non si possono vaccinare, perché hanno patologie che non lo consentono» non potranno andare a scuola. Ricciardi fa notare che «sicuramente il morbillo continua il suo percorso epidemico. Abbiamo visto che continua ad aumentare la pertosse, e abbiamo visto meningiti che non vedevamo da anni».

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