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Il social media manager della Cirinnà offende gli utenti su Facebook

L'addetto social insulta chi critica la senatrice del Partito democratico: "Frustrato e codardo, i fascio legaioli non sanno leggere e credono alle idiozie"

Il social media manager della Cirinnà offende gli utenti su Facebook

Scoppia la polemica per le volgari risposte pubblicate dal social media manager di Monica Cirinnà dopo la maxi operazione anticamorra che ha coinvolto il fratello della senatrice. La parlamentare del Partito democratico è finita al centro di una serie di accuse da parte degli utenti in seguito all'arresto di suo fratello nell'ambito di un'inchiesta contro il clan camorrista Senese. Claudio Cirinnà già in passato era stato attenzionato dagli inquirenti per traffico di carburante: nei confronti del 54enne il giudice per le indagini preliminari, Maurizio Caivano, aveva emesso un decreto di latitanza. Lei è del tutto estranea alla vicenda e perciò nella serata di ieri aveva chiesto rispetto per la sua famiglia, ma sotto il post si sono scatenati dei commenti soprattutto in riferimento alla sua battaglia per le unioni civili.

Tuttavia a fare più clamore sono state le risposte fornite dal suo addetto social, che non ha usato mezzi termini per rispondere a muso duro a chi ha provato ad avanzare delle critiche alla dem: "I suoi genitori hanno fallito miseramente crescendo un adulto frustrato che passa ora sui social e dimostrare quanto è meschino". C'è chi ha fatto notare al social media manager la leggerezza con cui stesse dando del fascista a chiunque, ma anche in questo caso è arrivata un'obiezione netta: "Come si permette lei di scrivere certe idiozie e usare questi toni. Se ha il coraggio risponda altrimenti da codardo quale è taccia".

"Fascio legaioli non sanno leggere"

"I suoi toni minacciosi e volgari fanno paura", fa notare un utente. Anche in questa occasione l'addetto social non indietreggia e continua a usare parole durissime: "Fase vittima. Prima leone da tastiera, ora coniglio. Allora risponde o è solo un codardo?"; "Ma si nasconda lei con i suoi commenti e con le condivisioni sulla sua bacheca. Quella sana sarebbe la sua? Si vede come è cresciuta"; "Solo i boccaloni possono credere a certe idiozie e, stranamente, sono tutti fascio leghisti"; "Non sa neanche leggere però commenta. Tipico dei fascio legaioli".

Tutte le offese sono state accompagnate da (S), che solitamente sta a indicare una risposta data dal social media manager. Va assolutamente ribadito: la Cirinnà non è minimamente coinvolta nella vicenda che riguarda il fratello.

E bisogna aggiungere che i commenti sgradevoli e oltraggiosi vanno assolutamente condannati. Ma comunque sorge una domanda spontanea, così come fa notare la redazione de Le Iene: è normale che chi gestisce la pagina social di una senatrice della Repubblica possa tranquillamente offendere gli utenti Facebook in questa maniera?

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