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Il sogno Stati Uniti Ue

Mi sono accorto che il mio sogno di una grande Nazione (gli Stati Uniti d'Europa) è condiviso da tanti

Il sogno Stati Uniti Ue

Mi sono accorto che il mio sogno di una grande Nazione (gli Stati Uniti d'Europa) è condiviso da tanti. Un grande Paese democratico con un ministro in rappresentanza di ogni Stato che lo compone, scelto per la profonda competenza riconosciuta internazionalmente. Un nome da suggerire come Presidente del Consiglio ce l'avrei: Mario Draghi, non perché sia un italiano, ma perché ha già dimostrato la sua capacità e la sua competenza per tanti anni alla presidenza della Bce, oltre al suo riconosciuto buonsenso e al grande senso democratico.

Tanti sarebbero i vantaggi, perché ogni nazione europea contribuirebbe con le sue eccellenze in ogni ambito, dall'organizzazione statale al sistema giudiziario, dal welfare alla produzione industriale, fino alla difesa. Ci sentiremmo tutti più sicuri e assistiti. Dal punto di vista energetico, oggi così strategico, potremmo creare delle nuove centrali nucleari, che non sono più pericolose come quelle di una volta, così da azzerare la dipendenza dalla fonti fornite da altri Stati, ad eccezione del petrolio.

Ovunque ogni ragazzo potrebbe frequentare I'Università pagando una retta in proporzione al reddito familiare. Ovunque si avrebbe il diritto di lavorare con un sistema sociale che assicuri una vita dignitosa a tutte le persone anziane e a quelle disabili. Ovunque i 65enni, invece di essere forzati alla pensione nel pieno della loro esperienza, potrebbero decidere di restare al loro posto, magari con stipendio ridotto, al fine di formare i giovani appena entrati nel mondo del lavoro. Negli Stati Uniti d'Europa, tutti i cittadini sarebbero obbligati a partecipare a dei corsi di prevenzione primaria, così da diffondere la cultura della salute, con grandi benefici per la sanità sia privata sia pubblica, e un'ovvia tutela del benessere del singolo individuo.

Solo così, se il progetto mira a cucire insieme tutti i pezzi di un'identità continentale e di un sentimento collettivo, l'Europa sarà un soggetto destinato a essere determinante nello scacchiere mondiale. Solo così nascerà un grande Paese - organizzato anche militarmente - in grado di smontare le velleità di chi usa la guerra per le proprie ambizioni imperialistiche. E chissà che questa volta non voglia farne parte anche la Gran Bretagna...

Sembra incredibile, ma qualche giorno fa quello che mi sembrava solo un sogno è diventata una speranza.

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