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Solo 250 distributori digitali e spesso occupati da abusivi

Solo 250 distributori digitali e spesso occupati da abusivi

A dirsi sembra facile: compri un'auto elettrica, spendendo di più, ma poi addio benzina e parcheggi a pagamento, le Ztl non sono più un tabù, così come i giorni a targhe alterne. Ma se vivi a Roma, però, bisogna fare i conti con la realtà. E non sono tutte rose e fiori, a parte l'innegabile soddisfazione di muoversi nel traffico senza produrre emissioni nocive.

Perché anche se la capitale ad aprile ha ospitato per le strade dell'Eur la Formula E ed è stata un'occasione per sensibilizzare i cittadini all'utilizzo delle auto elettriche, le colonnine di ricarica a disposizione degli automobilisti «green» sono ancora poche e non di rado in manutenzione. Sarà per questo che la mobilità elettrica nella Città Eterna non ha ancora fatto passi avanti significativi e i proprietari delle auto a emissioni zero, talvolta, rimpiangono l'acquisto. Il fatto è che le colonnine, oltre ad essere ancora poche, vengono spesso occupate impropriamente. E non solo da chi lascia l'auto parcheggiata oltre al tempo necessario per ricaricarla, ma anche da quei cittadini incivili che pur guidando veicoli a scoppio si piazzano davanti alle colonnine impedendo agli altri di fare il «pieno».

A Roma sono 125 i punti Enel X dove è possibile caricare l'auto elettrica. Anche se bisogna considerare che ad ogni colonnina si possono attaccare due macchine, è impietoso il confronto con una capitale europea come Amsterdam, dove ci sono 400 taxi elettrici e 4mila colonnine di ricarica. A Roma, tra l'altro, i punti di ricarica si trovano per lo più in centro, le periferie sono penalizzate e rimanere «a secco» fuori dal Grande Raccordo Anulare potrebbe essere un problema. Lo stesso in provincia, dove le colonnine sono soltanto 11 e quella a Fiumicino, tra l'altro, non è neanche nei pressi dell'aeroporto. Ora è così, ma il futuro si prevede molto più roseo. Entro il 2020, infatti, è in programma l'istallazione di 700 punti di ricarica e Enel X ha già presentato alla conferenza dei servizi domanda per le prime 200 colonnine. Al resto pensa la tecnologia: si scarica l'apposita app, ci si registra inserendo i dati della carta di credito, si cerca sulla mappa la colonnina più vicina, con la possibilità di prenotarla.

Poi basta sperare di non trovarla occupata dai soliti maleducati.

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