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Sondaggio, Lega prima ma in calo. Crescono M5s e FdI

Secondo l'ultimo sondaggio realizzato da Swg per il tg di La7, il Carroccio al 28,2% davanti al Pd (20,3%). Grillini su dell'1% e FdI di mezzo punto percentuale. Bene anche Forza Italia

Sondaggio, Lega prima ma in calo. Crescono M5s e FdI

Mentre si va verso la fine del mese di aprile e l’ultima settimana della Fase 1 prosegue tra attese e speranze, continua a girare la giostra dei sondaggi. E come ogni martedì, ecco il sondaggio realizzato nelle ultime ore da Swg per il telegiornale di La7, quello diretto e condotto da Enrico Mentana.

Nel corso della diretta del tiggì di ieri sera, verso la fine dell’edizione, è stato dato il consueto spazio ai numeri raccolti dall’istituto demoscopico. E i dati raccontano che la Lega si conferma essere saldamente il primo partito con il 28,2% delle intenzioni di voto degli italiani. Ma per il Carroccio di Matteo Salvini il trend è negativo, visto che rispetto alla precedente rilevazione (risalente a sette giorni fa) la compagine perde oltre un punto percentuale, l’1,3% per l’esattezza.

Alle spalle della formazione leghista ecco il Partito Democratico. I dem di Nicola Zingaretti guadagno qualcosa – lo 0,3% - e si portano così al 20,3% delle preferenze. Si tratta di un dato tutto sommato in linea con qualsiasi altro sondaggio di questi tempi, a prova del fatto che il volume elettorale del Pd sembra essersi stabilizzato attorno al 20-22% dei favori dell’elettorato.

Sorprendentemente bene il Movimento 5 Stelle, dopo mesi di emorragie di consensi. Il partito attualmente diretto dal reggente Vito Crimi, secondo Swg, prende un punto in una settimana e sale così dal 14,4% al 15,4%. Un balzo in avanti notevole, che aiuta i grillini a riallungare di mezzo punto su Fratelli d’Italia.

Ecco, FdI prosegue nell’ottimo momento di forma e continua a tallonare i pentastellati. Il partito di Giorgia Meloni, registra il sondaggio, guadagna lo 0,5% e sale dal 13,3% al 13,8%. Tra il M5s e FdI il gap è di un punto e sei decimi, non certo così incolmabile.

Bene anche Forza Italia, che guadagna lo 0,3% in sette giorni e dal 5,8% delle preferenze passa al 6,1%; un’eventuale coalizione a tre del centrodestra unito, mettendo insieme i voti degli azzurri di Silvio Berlusconi a quelli della Lega di Salvini e a FdI d Meloni, peserebbe il 48,1% nelle urne.

Più 0,3% anche per Italia Viva di Matteo Renzi, ma il partito centrista dell’ex premier non sfonda certo nell’elettorato e rimane comunque appaiato a Sinistra Italiana, visto che entrambi secondo il sondaggio valgono il 3,4%

Al 2,3% ecco invece Azione di Carlo Calenda, che però cede lo 0,3% rispetto alla precedente rilevazione. Prende un decimo di punto +Europa di Emma Bonino (2,1%), stabile all’1,9% Europa Verde, mentre Cambiamo! di Giovanni Toti passa dall’1,3% all’1% tondo-tondo. Tutte le altre liste messe assieme rappresentano il 2,1%

Ultimissimo dato del sondaggio – ma non per importanza – è quello relativo a chi non si esprime (tra indecisi, partito del non voto e chi proprio non risponde): sono il 43% del campione.

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