Spagna, scisma a destra: Vox rompe con i Popolari. È scontro sui migranti

Abascal: "I principi valgono più dei seggi"

Spagna, scisma a destra: Vox rompe con i Popolari. È scontro sui migranti
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Strappo in cinque regioni, dimissioni degli assessori e la consapevolezza che la coerenza per Santiago Abascal viene prima delle poltrone. La destra spagnola di Vox mpe con i popolari di Alberto Nunez Feijoo per divergenze sulle politiche migratorie, anche se in molti si spingono a dire che ha giocato un ruolo anche la morbidezza con cui il leader popolare ha gestito la querelle giudiziaria che ha toccato la moglie del premier Pedro Sanchez.

Lo scisma a destra è servito, con la minaccia di estendere il divorzio anche ai consigli comunali: troppo forte la delusione verso decisioni definite incomprensibili, come la distribuzione volontaria di minori immigrati alle comunità autonome, passaggio di cui Vox individua la paternità nel Partito Popolare. Ma se la decisione del vertice è applicata nella Comunità Valenciana, in Aragona e in Murcia, in Estremadura e in Castilla y León spiccano i primi disobbedienti che rifiutano di dimettersi: automaticamente verranno espulsi dal partito, così come emerso dal vertice di emergenza convocato dal comitato esecutivo di Vox caratterizzato da «dibattiti e posizioni diverse».

Abascal ha motivato la sua decisione perché «l'attaccamento del suo partito ai nostri principi piuttosto che ai nostri seggi» ha portato a dire di no al piano per portare circa 400 minori non accompagnati dalle isole Canarie alla terraferma.

Nei primi sei mesi del 2024 sono stati già 20mila i migranti e i rifugiati che hanno raggiunto l'arcipelago via mare utilizzando la rotta atlantica, facendo segnare un più 167% rispetto a dodici mesi prima. Troppi per la destra spagnola.

Festeggia il premier Sanchez, secondo cui la rottura tra Vox e Pe è «un grande giorno per la Spagna», mentre il presidente del Partito popolare Feijoo, ha assicurato di non accettare che si definisca la sua formazione «compresa di stupri o di attacchi a colpi di machete», come denunciato da Vox . E attacca: «Capisco le decisioni dei partiti e il rispetto, ma questo tipo di iperbole è assolutamente riprovevole e vorrei che si ritirasse».

Ma Abascal non ci sta e ricorda che Feijóo, aveva «impedito e poi silurato» tutti i suoi accordi regionali con Vox. «Nessuno ha votato per Vox, e oserei dire che nessuno ha votato per il PP in modo che l'invasione dell'immigrazione illegale e dei minori stranieri non accompagnati potesse continuare», ha precisato.

Nel mezzo la possibilità che dall'impasse iberica, con alla guida del paese un governo che non ha vinto le elezioni, Vox ne possa uscire rafforzata proprio in virtù di questi distinguo valoriali, oltre al fatto che in Europa ha scelto di stare con gli estremi dei patrioti di Orban e Le Pen.

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