Sparito il capo Interpol: "Arrestato in segreto dal regime di Pechino"

Perse le tracce del numero uno dell'agenzia Meng Hongwei partito da Lione per la Cina

Sparito il capo Interpol: "Arrestato in segreto dal regime di Pechino"

Sparito dal 29 settembre, giorno in cui ha salutato la moglie e i figli, in partenza da Lione, destinazione Cina, il suo Paese d'origine. Da allora più nessuna notizia. Perciò la Procura della città francese ha aperto un'inchiesta per la scomparsa di Meng Hongwei, non un cittadino comune ma il presidente dell'Interpol, l'organizzazione internazionale di cooperazione delle forze di polizia e contrasto al crimine internazionale. L'inchiesta è scattata dopo la denuncia della consorte, con cui Meng vive nella città francese sede dell'organizzazione alla quale è arrivato alla fine del 2016, non senza polemiche visto che molte organizzazioni per i diritti umani - tra cui Amnesty International - denunciavano il rischio di affidare un ruolo così importante e delicato a un uomo che contemporaneamente riveste il ruolo di viceministro per la Pubblica sicurezza in Cina, Paese non democratico che nega libertà e diritti umani.

E in effetti Meng, 64 anni, pare non sia scomparso ma fermato dalle autorità «appena atterrato in Cina». Secondo il South China Morning Post, che cita una fonte anonima, sarebbe indagato. Non una sparizione classica a sfondo criminale. L'ipotesi più plausibile sembra quella di una detenzione in una località segreta, nell'ambito di un regolamento di conti all'interno del regime cinese. E non sarebbe la prima volta. Identica sorte è toccata nel 2015 a Mike Poon, uomo d'affari sparito per sei mesi. E la scorsa estate a un grande magnate che stava investendo sul porto di Le Havre, riapparso dimagrito, solo in autunno, dopo che per diverse settimane si erano perse le sue tracce. L'uomo ha poi riferito proprio al francese Le Monde di essere stato detenuto per illecito finanziario. A causa di problemi con il Fisco anche l'attrice Fan Bingbing, una delle più celebri cinesi in Occidente, è sparita per tre mesi e ricomparsa appena qualche giorno fa con una multa da 110 milioni di euro sul groppone. C'è chi ritiene che le accuse di evasione siano state confezionate apposta perché la star non è abbastanza vicina ai «valori sociali» del Partito Comunista Cinese.

La tecnica delle sparizioni di cittadini stranieri avviene quasi sempre con le stesse modalità. Arrestati durante un soggiorno in Cina legato a questioni professionali o personali, i cittadini espatriati che il regime prende di mira vengono privati della libertà e interrogati per periodi indefiniti, a volte anche per mesi. Poi vengono rilasciati senza preavviso ma con «punizioni» esemplari condensate in brevissimi comunicati del regime, che spesso ne danneggiano finanze e carriera.

Sulla sparizione di Meng,

Interpol interviene prendendo le distanze dalla vicenda. Dice che «è un problema delle autorità competenti in Francia e in Cina» e che il responsabile della gestione ordinaria dell'organizzazione è Jurgen Stock, non Meng.

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