Spettro brogli sulle primarie: voto sospeso in più seggi

Pasticci con le ricevute, alcuni seggi chiusi in Calabria. E a Nardò (Lecce) gli scrutatori si dimettono per le irregolarità

Spettro brogli sulle primarie: voto sospeso in più seggi

Anche stavolta lo spettro dei brogli e delle irregolarità rischia di inquinare il tanto decantato "confronto democratico" delle primarie Pd.

Il caso più eclatante, almeno per il momento, è avvenuto a Nardò (Lecce), dove il voto è stato addirittura sospeso alle 15 per delle "gravissime irregolarità" che hanno portato alle dimissioni di tutti gli scrutatori. "Sin da stamattina, nel seggio vi era una massiccia presenza di esponenti della destra appartenenti all'amministrazione comunale, i quali hanno anche votato infrangendo così lo statuto", spiega infatti Marcello Risi, ex sindaco della città e coordinatore locale dell'area che sostiene Andrea Orlando, "Di conseguenza, noi, insieme all'area Renzi, rappresentata dall'ex onorevole Rino Dell'Anna, abbiamo chiesto l'annullamento del voto. Il sindaco Mellone ha inviato migliaia di messaggi agli elettori invitando a votare Emiliano e oggi gli esponenti della sua amministrazione hanno presidiato il seggio. Tutto questo è inaccettabile".

A Gela (Caltanissetta) è stato invece scoperto un seggio "occulto" in un appartamento non lontano dal gazebo allestito per l'occasione, dove ealcuni sostenitori delle mozioni Renzi ed Emiliano - che già avevano denunciato il voto doppio di alcuni cittadini - hanno trovato un contenitore con schede già votate. Per la vicenda è stato presentato un esposto in procura e sul posto sono arrivati carabinieri e polizia.

Pasticci anche per quanto riguarda le ricevute di voto: in alcuni seggi questa mattina non sono state rilasciate - come invece prevede il regolamento -, mentre in altri sembra vengano usate per provare ad altri soggetti di aver votato. "Arrivano segnalazioni della presenza di persone fuori da alcuni seggi che raccolgono le ricevute come prova di avvenuto voto", scrive sulla sua pagina Facebook il sindaco di Bari, Antonio Decaro, "Questa pratica, che purtroppo era stata già riscontrata durante le primarie per il candidato sindaco del 2014 ci costrinse a sospendere il rilascio delle ricevute per interrompere qualsiasi possibile contaminazione del voto".

Anomalie e irregolarità sono state denunciate anche in Calabria, e in particolare a Cosenza, dalla mozione Orlando che in alcuni casi ha anche chiesto l'intervento delle forze dell'ordine in alcuni seggi. "A molti scrutatori della mozione Orlando è stato impedito di insediarsi al momento della costituzione del seggio e vidimare le schede come previsto dal regolamento", spiegano, i sostenitori del Guardasigilli, "Il paradosso si è raggiunto a Cariati dove addirittura non si è ottemperato a quanto deciso dalla commissione nazionale per il congresso del Pd che aveva stabilito l'ubicazione del seggio nei locali del centro sociale. Il seggio, ignorando completamente il deliberato della Commissione nazionale per il congresso del Pd, è stato ubicato arbitrariamente nel pub di un privato che, così, di fatto ha illegittimamente avviato le operazioni di voto che naturalmente saranno considerate nulle".

"Bisogna stare sempre attenti, guardare, filmare, riferire e pubblicare: è questa l'unica strada per evitare mercimoni", ha detto poi Michele Emiliano, "Chiedo ai nostri in tutta Italia di dare un occhiata perchè questo rischio c'è sempre". Lo ha detto Michele Emiliano che poco dopo le 11 si è è presentato al circolo Pd di via Zara a Bari dove è stato allestito uno dei seggi delle primarie. "Ringrazio tutti i compagni, i militanti del partito impegnati ai seggi per la più straordinaria festa della democrazia, tutti possono votare, oggi si può cambiare la storia dell'Italia e del Pd", ha aggiunto Emiliano dopo aver votato. Ad accogliere Emiliano, in stampelle a causa dell'infortunio al tallone d'Achille, numerosi simpatizzanti e Dario Ginefra, il deputato del Pd barese che, insieme all'on Francesco Boccia, è stato tra i sui principali sostenitori in questa campagna elettorale. Già sede della storica sezione "7 novembre" del Pci, il circolo ha visto sin dalla sua apertura, stamattina alle otto, un folto gruppo di cittadini "che si riconoscono nella proposta politica del Pd" mettersi in coda per scegliere uno dei tre candidati in competizione. Sono 7 i seggi allestiti nel capoluogo pugliese e circa 400 in tutta la Puglia, dove il partito di Renzi, Orlando ed Emiliano conta oltre 33 mila iscritti, secondo l'ultimo dato fornito dalla segretera regionale pugliese. Code vengono segnalate anche negli altri seggi di Bari, compreso quello del sindaco Pd Antonio Decaro, presidente dell'Anci e amico personale di Emiliano ma impegnatissimo a sostenere Matteo Renzi.

Qualche preoccuazione è circolata alla vigilia del voto in Puglia dove sono tre le liste a sostegno di Emiliano "per creare un pò di competizione e maggiore mobilitazione intorno a queste primarie" hanno spegato dal comitato organizzatore del presidente della Regione Puglia, perchè è hecessario porre il segno non sul nome ma su una delle tre liste, pena l'annullamento. Ma tale norma del regolamento viene puntualmente illustrata nei seggi da oarte dei volontari scutatori e presidenti. (AGI) Ba2/Rap

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