Poveri 5 stelle, non sanno più che pesci prendere. Il MoVimento è ormai alla deriva, sfasciato e frammentato in tante piccole fazioni che non riconoscono Giuseppe Conte come loro leader. Ci provano a stare insieme, di questo va dato atto, ma ormai le fratture sono talmente profonde e sedimentate in motivazioni che prendono vita da lontano, che qualunque tentativo di incollatura, fosse anche di facciata, non ha futuro. L'ultima, però, ha del ridicolo. Va bene che il Movimento 5 stelle si nutre dai social e da qui ha preso gran parte dei suoi ultimi militanti, ma affidare alla condivisione di un video la lista di proscrizione degli iscritti al partito appare quanto meno buffo. "Siamo stanchi di una piccola minoranza che crea spaccature", fanno sapere i parlamentari M5s.
Se qualcuno dovesse pensare a una boutade sbaglierebbe, perché sono le stesse fonti interne di quel meraviglioso mondo parallelo che è il Movimento 5 stelle che hanno riferito di aver avuto questa geniale idea. Premessa: Giuseppe Conte ha diffuso da poco un video propagandistico e promozionale, che per i suoi esperti di comunicazione è evidentemente necessario per racimolare un po' di consenso del Movimento. Forse l'ultima spiaggia per l'avvocato foggiano per stare ancora in sella a quel cavallo imbizzarrito che è il "suo" MoVimento.
Per l'occasione, Conte ha spolverato dai luoghi più reconditi della memoria dei pentastellati una vecchia battaglia che contraddistingue il MoVimento fin dagli albori: le spese militari. Quale occasione più ghiotta dell'iniziativa del governo di votare l'aumento per tornare a fare breccia nel cuore dei duri e pur del M5s? E così, all'alba del voto interno per la sua elezione (di nuovo) come leader, Giuseppe Conte sfodera un video: "Se mi votate, sarò il presidente che dice 'no' a un aumento massiccio delle spese militari dello Stato, soprattutto in un momento del genere". Questo farà cadere il governo? Forse, ma a Conte interessa più rimanere a galla nel suo partito, a quanto sembra.
Ma al di là di questo, il video di Giuseppe Conte viene ora considerato il nuovo Graal del movimento, la cui ostensione o meno sarà forse motivo di epurazione dal partito. Per essere ancora più chiari: i parlamentari del Movimento 5 stelle vogliono basare la fiducia per i loro colleghi sulla condivisione social di un video. E lo dicono senza vergogna: "Si osserva con attenzione chi condivide e chi non condivide il video di Conte. Ormai deve essere chiaro chi abbraccia il nuovo corso e chi no". La caccia alle streghe sui social all'interno del MoVimento è già iniziata. O forse no. Perché è bastato un giro di lancette per vedere i pentastellati fare una piroetta su se stessi.
Poco dopo la sparata dei parlamentari, infatti, fonti vicine a Giuseppe Conte precisano che non è nello spirito del nuovo corso del M5s, tanto meno nello stile di Conte, mettersi a fare una 'conta' dei like tra i parlamentari. Ennesima dimostrazione che il 5stelle non sono per nulla spaccati.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.