Stop ai maxiconguagli. Ieri la Camera ha approvato con voto unanime (363 favorevoli, nessun contrario e un solo astenuto, il presidente Boldrini) il progetto di legge del deputato di Forza Italia, Simone Baldelli, di tutela dei consumatori e degli utenti. Nelle dichiarazioni di voto tutti i gruppi, persino M5S, Mdp e Sinistra italiana, hanno dato atto della pervicacia dell'esponente azzurro che da tre anni si batteva affinché si scrivesse la parola fine sui superconguagli che interessano due milioni di utenti all'anno.
Espunto dal ddl Concorrenza (per non ritardare ulteriormente un provvedimento che è rimbalzato tra le Camere per due anni), il pdl Baldelli ha ritrovato sprint questo autunno arrivando ieri in Aula. La proposta di legge si compone di due soli articoli. In primo luogo si definisce come «pratica commerciale contraria ai principi di buona fede, correttezza e lealtà l'emissione di fatture a debito nei riguardi dell'utente per conguagli riferiti a periodi maggiori di due anni», per i contratti di fornitura di elettricità, gas e acqua. In pratica, dalla data di entrata in vigore della legge (che dovrà essere approvata dal Senato), non ci potranno essere più maxiconguagli della luce riferiti a periodi superiori a un biennio. Dal primo gennaio 2019 la norma sarà estesa al settore gas e dal primo gennaio 2020 al servizio idrico. Il pdl stabilisce, inoltre, che l'intimazione di pagamento immediato della somma a conguaglio costituisce pratica commerciale aggressiva, in quanto la minaccia di distacco può esercitare un indebito condizionamento sulla volontà dell'utente, di fatto distorcendone la capacità di giudizio. Un emendamento approvato in aula ha inoltre esteso le norme a tutela dei consumatori anche ai professionisti e alle microimprese.
Ma che succede per chi ha già ricevuto una stangata dalla propria utility? Purtroppo la Camera non ha approvato la moratoria per le fatture già emesse (e difficilmente potrà farlo il Senato visto che la legislatura è al termine e per far diventare legge il pdl senza farlo tornare a Montecitorio dovrà approvarlo senza modifiche). Tuttavia, il testo stabilisce che sono sospese le bollette per i quali il consumatore abbia presentato un ricorso. La sospensione, però, non si applica se la mancata o erronea rilevazione dei dati di consumo derivi da responsabilità accertata dell'utente. I rimborsi dei conguagli non dovuti, infine, devono essere erogati entro tre mesi e questa rappresenta già una risposta ai circa dieci milioni di italiani che negli ultimi anni sono stati destinatari di maxibollette.
Un'altra innovazione è rappresentata dal fatto che i clienti finali potranno accedere ai propri dati di consumo di elettricità e gas contenuti nel Sii, il Sistema informativo integrato gestito da Acquirente unico. La misura, che stabilisce che non dovranno essere fissati oneri a carico del consumatore, scatta dal primo luglio 2019. Anche in questo caso si tratta di una serie di emendamenti bipartisan approvati in Aula alla Camera. Il Sii contiene le informazioni su tutti i contatori esistenti, associati alle informazioni anagrafiche, contrattuali e tecniche dei consumatori.
L'Autorità per l'Energia elettrica, il gas e il servizio idrico può definire, con propria deliberazione, misure per incentivare l'autolettura senza oneri a carico dell'utente. Ora tocca a Palazzo Madama rendere effettivo questo cambiamento.
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