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La strana giunta grillina: inquisiti e magistrati nella stessa squadra

Roma, abuso d'ufficio per l'assessore Muraro. E il sindaco arruola la toga De Dominicis

La strana giunta grillina: inquisiti e magistrati nella stessa squadra

Roma - Il silenzio della Procura di Roma, le smentite imbarazzate dei legali dell'assessore all'Ambiente, la fibrillazione politica in Campidoglio: la conferma ufficiale non c'è, ma le indiscrezioni dicono che Paola Muraro è indagata dai pm per abuso d'ufficio e violazioni di norme sull'ambiente, nell'inchiesta sugli impianti di smaltimento dei rifiuti aperta da mesi nella capitale.

Oggi lei e Virginia Raggi saranno ascoltate proprio su questo tema dalla commissione parlamentare Ecomafie e, soprattutto se sarà accertato che l'iscrizione nel registro degli indagati della Muraro è avvenuta prima della nomina della giunta, sarà un bel problema per la sindaca grillina, anche secondo il rigoroso codice del M5S sul coinvolgimento in guai giudiziari.

In piena crisi, dopo le polemiche dimissioni del capo di gabinetto Carla Raineri, del superassessore Marcello Minenna e dei tre dirigenti di Atac e Ama, la Raggi cerca di dare segnali tranquillizzanti. Annuncia che il nuovo assessore al Bilancio che sostituirà Minenna è Raffaele De Dominicis, ex procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio, dopo aver nominato venerdì Manuel Fantasia amministratore unico di Atac.

De Dominicis è assurto agli onori delle cronache nel febbraio 2014, quando aprì l'istruttoria contro le agenzie di rating Standard and Poor's, Moody's e Fitch per il declassamento dell'Italia nel 2011 e 2012. Si parlò allora di 351 miliardi stimati per i danni: 117 per il costo delle manovre correttive che il governo italiano ha dovuto approvare all'inizio della crisi e altri 234 per il danno morale. Un risarcimento astronomico e nell'atto di citazione si sottolineava l'errore fatto dalle agenzie nel non tenere conto dell'«alto valore del patrimonio storico, culturale e artistico del nostro Paese che universalmente riconosciuto rappresenta la base della sua forza economica». La stampa si scatenò in quell'occasione su certi errori fatti parlando da De Dominicis (sprid invece di spread, down ground al posto di downgrade). Un anno dopo, tutto fu archiviato. E ora si ricorda anche che quando chiesero di un possibile ingresso in politica il magistrato rispose: «Scherza? Non accetterei mai»

Ma torniamo alla Muraro indagata, sulla quale tutti da settimane e anche ora dicono di non sapere nulla. Il suo legale Salvatore Sciullo si dice «sbalordito», assicurando che la Muraro non ha ricevuto «nessuna comunicazione ufficiale dalla Procura, nessuna notifica». L'avvocato continua a parlare di «operazione verità», anticipando che in commissione Ecomafie oggi emergeranno «elementi utili anche per la procura».

L'assessora, però, poteva essere ugualmente a conoscenza dell'indagine che la coinvolgeva, per i suoi rapporti da consulente dell'Ama con il ras dei rifiuti Manlio Cerroni e anche con uno dei protagonisti del processo Mafia capitale, Salvatore Buzzi. E la Raggi, possibile che non sapesse? Anche dopo le esplicite accuse di un mese fa di Daniele Fortini, che prima di lasciare il vertice dell'Ama aveva fatto capire che per lui l'assessora era coinvolta nell'indagine sull'impianto di Cerroni a Rocca Cencia?

Ora in Campidoglio, dal Pd a Fi a Ncd, tutti chiedono che si faccia chiarezza e, in caso di conferma dell'indagine sulla Muraro, si parla di dimissioni sue e anche della sindaca Raggi. L'effetto a catena, poi, potrebbe coinvolgere altri nella giunta. Paolo Berdini, assessore all'Urbanistica si sente «isolato», dopo aver preso le difese di Raineri e Minenna, e la Dem Alessia Morani ricorda che disse: «Se dovessero indagare la Muraro le mie dimissioni sarebbero un atto dovuto».

AMG

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