"Servono corridoi umanitari legali per chi può venire qui. Se entri in Italia lo fai col permesso dei cittadini italiani. Servono più rimpatri delle migliaia di irregolari non identificati che abbiamo nel nostro Paese. Servono Agenzie dell'Unione Europea su suolo Africano, serve una alleanza con la Cina per investimenti sostenibili nel continente africano". Lo scrive in un lungo post su Facebook il vicepremier e ministro Luigi Di Maio, intervenendo sul caso Sea Watch. "Il Movimento 5 Stelle non ha né il ministero degli Affari Esteri, né quello dell'Interno, né quello dell'Unione europea - scrive in un passaggio che suona come una stilettata - Le politiche dell'immigrazione vanno fatte soprattutto sul lungo periodo. Altrimenti ci aspetta una estate lunga, con gli stessi problemi di sempre!".
E ancora: "La Corte di Strasburgo gli nega lo sbarco? Meglio, si pubblicizza ancora di più il brand. Qualcun altro nel governo gli risponde via social? Ottimo, ci saranno in tutto il mondo una serie di finanziatori alla Soros pronti ad incrementare i loro bonifici. In mezzo però ci sono le persone. Gli esseri umani. Che sono comparse inconsapevoli di questo grande teatro che sono diventate le acque territoriali italiane. Persone che sono state illuse di trovare la terra promessa in Europa. Dove ci sono decine di milioni di poveri e l'1% della popolazione che possiede il 40% della ricchezza. Quello stesso 1% che si commuove ogni volta che non facciamo sbarcare migranti in Italia, ma che trucida milioni di europei con le operazioni di finanza speculativa o con le loro banche che strozzano le imprese".
La risposta
del diretto interessato non si è fatta attendere. "Di Maio non è il ministro dell'Interno. Certo, si può fare di più, ma le cifre dicono che quest'anno ci sono stati 539 morti, un decimo di due anni fa", ha detto Salvini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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