Sui libri a 73 anni Per l'Erasmus sceglie la Corsica

Jacopo Granzotto

La passione fa girare il mondo, a prescindere dall'età. Questa è la storia della studentessa Rosella Morbidelli, 73 anni, maestra elementare dal 1964 al 2007, originaria della provincia di Arezzo ma residente a Ceparana (La Spezia). Storia che merita di essere raccontata per riscrivere le coordinate della terza età e tirare sù il morale a chi si sente vecchio troppo presto. Iscritta al secondo anno della laurea triennale di Scienze politiche dell'università di Pisa, la signora trascorrerà sei mesi in Corsica per ottenere 18 crediti formativi nell'ambito del progetto Erasmus.

Una vita a studiare, per il piacere di farlo e allungarsi la vita tenendo attivo l'intelletto. Nel 2000 aveva già conseguito una laurea in Pedagogia all'Università di Genova, ma il piacere per lo studio l'hanno spinta a iscriversi a Scienze politiche a Pisa, all'indirizzo storico-politico: «Nel 2014, dopo 54 anni insieme a mio marito, sono rimasta vedova - racconta Rosella Morbidelli - e la mia vita è cambiata all'improvviso. L'università è stata determinante per rifarmi un'esistenza e mi ha permesso di coltivare quello che più mi piace, la conoscenza e la cultura».

Dal 2015 Rosella frequenta le lezioni a Pisa, facendo la pendolare da La Spezia. In aula è diventata un perdonaggio. Ha fatto amicizia con tutti i compagni di corso, che in lei ex maestra piena di capacità e aneddoti da raccontare - vedono una figura di riferimento a cui chiedere consigli e rivolgersi nei momenti di difficoltà. Ma dopo un anno e mezzo di routine da studentessa, Rosella ha sentito il bisogno di fare il salto di qualità; ed è per questo che ha presentato la domanda per l'Erasmus. «Conosco la città di Corte, in più parlo il francese aggiunge Rosella . Questi elementi hanno in qualche modo rassicurato anche i miei due figli che mi sostengono in questa mia nuova avventura».

All'Università di Corsica Rosella frequenterà i corsi di Storia moderna, Storia contemporanea e Geografia, pensando già alla tesi che dovrà discutere al suo rientro, uno studio sui Patti lateranensi del 1929 e la revisione del Concordato del 1984.

«C'è un messaggio per i più giovani - chiude -. Ho dimostrato che a qualsiasi età è possibile trovare nuove strade per dare un'altra direzione alla vita e che lo studio e il sapere sono due leve che possono portare lontano». Quando c'è la salute, naturalmente.