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Sul toto-viceministri è quasi intesa

Entro lunedì il cdm, Fi punta a otto incarichi. Nominati i nuovi capi di gabinetto

Sul toto-viceministri è quasi intesa

Il centrodestra accelera e punta a chiudere nel fine settimana la partita su sottosegretari e viceministri. Lunedì si riunirà il Cdm per dare il via libera alla nomina dei sottosegretari. Il giuramento sarebbe in programma venerdì 4 novembre. Ma fonti della maggioranza spiegano al Giornale che «in caso d'intesa si potrebbe anticipare alla giornata di sabato la riunione del Cdm e per lunedì la cerimonia di giuramento». Nella giornata di ieri i colonnelli di Fratelli d'Italia hanno incontrato nella sede di via della Scrofa le delegazioni degli alleati: prima Udc, poi Fi ed infine Lega. In serata a Palazzo Chigi il premier Meloni ha incontrato i ministri Lollobrigida e Ciriani con il presidente del Senato Ignazio La Russa. L'intesa è quasi raggiunta. Il leader di Noi con l'Italia Maurizio Lupi avrebbe rifiutato l'offerta di un posto da viceministro. In cambio la pattuglia dei centristi chiede due caselle: Alessandro Colucci al Mef e uno tra Ilaria Cavo e Andrea Costa alla Salute. Ma alla fine ne spunterebbe uno. Maurizio Leo di Fdi dovrebbe assumere l'incarico di viceministro al Mef. Edmondo Cirielli sarà vice al ministero degli Esteri. Nella pattuglia di Fratelli d'Italia sarebbe certo l'ingresso della parlamentare torinese Augusta Montaruli. Andrea Delmastro è ancora in ballo tra Infrastrutture e Giustizia. Sarebbe fuori il senatore Alessio Butti dato in pole per l'Innovazione digitale. L'unico pronto a traslocare da Palazzo Madama è Giovanbattista Fazzolari, destinato all'Attuazione del Programma. In quota Fdi dovrebbero entrare due donne: Wanda Ferro all'Ambiente e Paola Frassinetti alla Pubblica Istruzione. Forza Italia chiede due vice e 10 sottosegretari. Il punto di caduta potrebbe essere due vice e 6 sottosegretari. I due vice sarebbero Francesco Paolo Sisto alla Giustizia e Paolo Barelli all'Interno. In forte ascesa le quotazioni di Ugo Cappellacci per il ruolo di sottosegretario all'Economia. Dovrebbe essere nella pattuglia Valentino Valentini destinato alla Difesa. Mentre agli Esteri sarebbero in risalita le quotazioni di Matteo Perego. All'Agricoltura resta in pista la candidatura di Francesco Battistoni e per l'Editoria Alberto Barachini. La Lega prende un vice: Edoardo Rixi (Infrastrutture). Al Mef è in campo la candidatura di Federico Freni. Vania Gava andrebbe al Mite mentre per il ministero della Giustizia Salvini chiede un posto per Andrea Ostellari. C'è da definire le quota tra lombardi e veneti leghisti. Sarà l'ultimo nodo da sciogliere in mano al segretario della Lega.

Intanto è definita la macchina burocratica con la nomina dei capi di gabinetto e degli uffici centrali. A Palazzo Chigi per l'incarico di segretario generale il premier Meloni si affida a Carlo Deodato, per il capo di gabinetto la scelta ricade su Gaetano Caputi mentre il capo dipartimento degli Affari giuridici e legislativi sarà Francesca Quadri. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio nomina come capo di gabinetto Alberto Rizzo e vice vicaria Giusi Bartolozzi, ex parlamentare di Fi. Matteo Salvini nomina al ministero delle Infrastrutture Alfredo Storto come capo di gabinetto. Marcella Panucci passa da Renato Brunetta (ministero per la PA) ad Anna Maria Bernini (Università) con il ruolo di capo di gabinetto. Alfonso Celotto, ex consigliere giuridico di Mara Carfagna, sarà il capo di gabinetto del ministro per le Riforme Elisabetta Casellati. Con Fitto agli Affari approda sulla poltrona di capo di gabinetto Ermenegilda Siniscalchi. Al Mef con Giancarlo Giorgetti sbarcano Stefano Varone (capo di gabinetto) e Daria Perrotta (ufficio legislativo).

Col ministro dell'Istruzione Valditara torna l'ex capo di gabinetto Giuseppe Recinto.

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