Svolta francese: largo ai giovani

​Smaltita la sbornia della rottamazione che ha portato con sé la retorica del giovanilismo, la politica italiana è tornata ad essere appannaggio di una classe dirigente con una certa età sulle spalle

Svolta francese: largo ai giovani
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Smaltita la sbornia della rottamazione che ha portato con sé la retorica del giovanilismo (diamo spazio ai giovani non perché persone di valore ma per il semplice dato anagrafico), la politica italiana - salvo rare eccezioni - è tornata ad essere appannaggio di una classe dirigente con una certa età sulle spalle. Le cose vanno in modo diverso in Francia dove i due astri nascenti della politica hanno rispettivamente 28 e 35 anni. Si tratta di Jordan Bardella (nella foto) e Gabriel Attal, il primo presidente del Rassemblemant National e delfino di Marine Le Pen, il secondo primo ministro francese e uomo di fiducia di Emmanuel Macron.

Pochi giorni fa è andato in scena un confronto televisivo tra i due in vista delle europee che, a detta di molti commentatori, ha rappresentato l'antipasto delle prossime presidenziali.

In particolare la carriera politica di Jordan Bardella (famiglia di origine italiana) è segnata da un'ascesa che lo ha portato a diventare l'enfant prodige della destra francese: a 17 anni entra nel Rassemblement national e a soli 26 anni ne diventa presidente.

Nel mezzo l'elezione all'Europarlamento e il ruolo di vicepresidente del gruppo di Identità e Democrazia.

Oggi Bardella è il front man (ci perdonerà l'espressione inglese) dei sovranisti d'oltralpe e guida il primo partito in Francia che, secondo i sondaggi, supererà il 30% eleggendo a Bruxelles una numerosa pattuglia di europarlamentari. A Bardella manca solo un traguardo per coronare la propria carriera politica: l'Eliseo. Ma le presidenziali del 2027 si avvicinano.

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