Coronavirus

Tamponi ai vaccinati per il Capodanno, obbligo di mascherina. Scontro con l'Europa sul Green pass "corto"

Tamponi per veglione e feste di Capodanno, stretta sul calcio e raccomandazioni per il cenone di Natale in famiglia, pass vaccinale esteso: il governo Draghi prepara il pacchetto di misure da portare domani in cabina di regia per il via libera

Tamponi ai vaccinati per il Capodanno, obbligo di mascherina. Scontro con l'Europa sul Green pass "corto"

Tamponi per veglione e feste di Capodanno, stretta sul calcio e raccomandazioni per il cenone di Natale in famiglia, pass vaccinale esteso: il governo Draghi prepara il pacchetto di misure da portare domani in cabina di regia per il via libera. Ma sulla durata della validità del green pass si apre lo scontro con l'Europa. Dopo lo strappo sulla chiusura dei confini (obbligo tampone negativo anche per i vaccinati e guariti) ecco un nuovo fronte con l'Ue. Ma ora la priorità per l'esecutivo è contenere la risalita del contagio e la diffusione della variante Omicron. Oggi Draghi parlerà nella conferenza di fine anno. Per le misure anti Covid si attenderà l'ultimo report, che arriverà sul tavolo di Draghi questa sera, sull'aggressività della variante. Il premier predica cautela: «L'arrivo della stagione invernale e la diffusione della variante Omicron ci obbligano alla massima cautela nella gestione dei prossimi mesi». Forza Italia mette sul tavolo una serie di proposte dopo la cabina di regia di partito convocata da Antonio Tajani: vaccinazione obbligatoria per tutti i lavoratori a contatto con il pubblico e green pass rafforzato, che deve avere efficacia più limitata dal punto di vista temporale ed essere rilasciato. Ecco le misure del decreto all'esame del governo.

CENONE DI NATALE E CAPODANNO

Per il cenone in famiglia, il governo fornirà solo alcune raccomandazioni: numero limitato e tampone. Ma nessun obbligo.

CENONE E VEGLIONE IN DISCOTECA E RISTORANTI

Per il veglione in discoteca ma anche per il cenone in locali pubblici si va verso l'introduzione dell'obbligo del tampone negativo (24 ore prima) anche per vaccinati e guariti.

MUSEI E TEATRI

Si discute sull'opzione di prevedere l'obbligo del tampone anche per musei e teatri. C'è da superare il veto del ministro della Cultura Dario Franceschini. La norma potrebbe essere eliminata dal pacchetto.

STADI

Il calcio rischia il lockdown. Sono due le ipotesi sul tavolo: stop al campionato o partite a porte chiuse. Il contagio dilaga tra i calciatori. Si valuta una stretta fino a primavera. È uno dei punti più spinosi. Le resistenze per tenere aperte gli stadi sono forti.

OBBLIGO MASCHERINA

Nel pacchetto dovrebbe esserci la reintroduzione dell'obbligo della mascherina all'aperto per le piazze, strade dello shopping e centri storici.

GREEN PASS ESTESO

C'è un confronto tra Draghi, Speranza e il Cts su un altro punto: l'inasprimento del green pass rafforzato. Estendere l'applicazione a tutte le attività della vita sociale. Non c'è ancora alcuna decisione.

CENTRI COMMERCIALI

Confermati i filtri per l'accesso ai centri commerciali. Si valuta l'ipotesi di introdurre come gli stadi e teatri il limite della capienza per i centri commerciali.

OBBLIGO VACCINALE PER PUBBLICO IMPIEGO

L'opzione sul tavolo è l'allargamento della platea dei dipendenti sottoposti all'obbligo vaccinale. L'obbligo dovrebbe scattare per il personale a contatto con il pubblico. Misura da far entrare in vigore da gennaio.

SCUOLA

Il governo valuta la possibilità di introdurre l'obbligo del green pass per gli studenti. È una richiesta dei sindaci.

DURATA GREEN PASS

Ieri la commissione Ue guidata da Ursula von der Leyen ha fissato in 9 mesi (270 giorni) il periodo vincolante dei certificati di vaccinazione ai fini dei viaggi all'interno della Ue. Ciò per garantire le misure di viaggio continuino a essere coordinate, che le restrizioni si basino sulle migliori prove scientifiche disponibili e a criteri oggettivi. La Commissione ha anche adeguato le regole per la codifica dei certificati di vaccinazione. I «booster» del vaccino verranno registrati come segue: 3/3 per una dose di richiamo dopo una serie di vaccinazioni primarie a 2 dosi; 2/1 per una dose di richiamo dopo una vaccinazione a dose singola o una dose di un vaccino a 2 dosi somministrata a una persona guarita. Una decisione che va contro la linea italiana che vuole ridurre a 5-6 mesi la validità del certificato vaccinale. E il premier Draghi ha fatto capire che la scelta è dettata dalla volontà di accelerare sulla campagna vaccinale e sulle terze dosi.

«Una riflessione dovrà essere fatta in merito alla riduzione del green pass, ovviamente siamo in un campo in cui la politica attenderà con fiducia le indicazioni scientifiche», conferma il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.

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