Tav, Di Battista attacca Salvini: "Non rompa o torni da Berlusconi"

Violentissimo scontro nel governo dopo la visita di Salvini al cantiere della Tav. Di Maio attacca: "Non si farà mai". E Di Battista insulta: "La Lega non rompa i coglioni"

Tav, Di Battista attacca Salvini: "Non rompa o torni da Berlusconi"

Lo scontro nel governo ora è ad altissimi livelli. Al centro delle tensioni ci sono i lavori per il completamento dell'alta velocità Torino-Lione. Dopo che Matteo Salvini ha fatto visita al cantiere di Chiomonte e ha promesso che l'opera verrà ultimata, i Cinque Stelle sono partiti al contrattacco. Il più duro è stato, senza alcun dubbio, Alessandro Di Battista che, a margine di un evento a Chieti per le Regionali in Abruzzo, ha lanciato un ultimatum al vicepremier leghista. Se la Lega intende andare avanti su un buco inutile che costa 20 miliardi e non serve a niente - ha tuonato - tornasse da Berlusconi e non rompesse i coglioni, chiaro?".

"Tra pochi giorni avrete l'analisi costi-benefici della Tav". Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli cerca di prendere tempo assicurando che il dossier è "una doverosa analisi". Peccato che chi lo sta compilando si sia già schierato pubblicamente contro l'alta velocità che collegherà Lione a Torino. Il risultato, pertanto, è scontato. Tanto che all'interno del governo gialloverde hanno iniziato a darsele di santa ragione già da diverso tempo. E, per quanto Salvini si dimostri ottimista ("Si trova un accordo, come si è sempre trovato", ha garantito su Facebook), i grillini sono disposti a tutto pur di bloccare i lavori. "Sulla Tav, più che lo scontro è aperto, direi che il discorso è chiuso - ha tagliato corto Luigi Di Maio durante un evento a Chieti per le regionali in Abruzzo - finché sarà al governo il Movimento 5 Stelle, quel cantiere non inizierà a scavare un buco".

A infiammare lo scontro è stato Salvini decidendo di visitare il cantiere di Chiomonte dopo mesi di equilibrismo con l'alleato di governo. Ieri, però, ha preso una posizione netta dicendo senza troppi giri di parole che bisogna andare avanti con la realizzazione dell'opera. Tuttavia ha anche provato a tendere la mano ai Cinque Stelle spiegando che "il progetto va rivisto" e che "si possono tagliare spese per un miliardo" di euro. A Maio, che continua a sostenere l'assenza di un vero cantiere, ha comunque voluto mostrare che il cantiere esiste eccome. "Non stiamo parlando di un campo di grano", ha chiosato il vicepremier leghista. "È un buco con il nulla intorno", hanno replicato i grillini che non hanno preso affatto bene la presa di posizione dell'alleato.

I toni usati dai Cinque Stelle per replicare a Salvini sono stati violentissimi. Tra i più agguerriti c'è Di Battista. "Questa storia che il Movimento 5 Stelle è per il 'no' alle infrastrutture è una bugia totale che smantelleremo giorno per giorno- ha tuonato - siamo favorevoli alle infrastrutture giuste. Se la Lega intende andare avanti su un buco inutile che costa 20 miliardi e non serve a niente - ha poi concluso - tornasse da Berlusconi e non rompesse i coglioni, chiaro?". Sulla stessa linea di scontro anche Vito Crimi: "Ai territori colpiti dal sisma servono infrastrutture importanti. E ancora pensiamo al tunnel più inutile della storia?". Parole tanto dure che fanno credere difficile quanto auspicato da Salvini, ovvero che la maggioranza gialloverde possa trovare un compromesso sul completamento dell'alta velocità.

"Ogni tanto qualcuno dice che l'Italia non ha bisogno di Tav e nuove infrastrutture - ha, tuttavia, ribadito il leader leghista - invece c'è bisogno di viaggiare meglio. In questi otto mesi quando ci siamo confrontati una soluzione l'abbiamo trovata e la troveremo anche su questo".

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