Francesca Angeli
Roma Navi incagliate, allagamenti, strade interrotte, tetti scoperchiati, cartelloni pubblicitari che volano via come fogli di carta. E poi il crollo di decine di alberi: uno di questi ha provocato una vittima a Guidonia, un romeno di 46 anni. Ancora altre tre vittime nel Lazio, la regione che ha pagato il tributo più alto per il crollo di un muro ad Alvito, in provincia di Frosinone, che ha fatto due vittime. Una vittima anche a Capena: il padre è precipitato dal tetto mentre cercava di ripararlo proprio sul figlio che da terra teneva la scala. Il ragazzo, 14 anni è morto sul colpo. Uno scenario apocalittico con mezza Penisola attraversata da venti che sono arrivati in alcune zone a 100 chilometri orari e neve insolita in Sicilia e alle isole Eolie. Raffiche gelide e violente che sono scese dalla Siberia spazzando via tutto quello che hanno incontrato sul loro cammino provocando enormi disagi in terra ed in mare. Migliaia gli interventi dei vigili del fuoco nelle zone colpite: Lazio, Campania, Abruzzo, Umbria, Puglia, Molise, Sicilia, Calabria e Basilicata.
Fenomeni estremi certo che però a Roma si sono coniugati al degrado della città, alla mancanza di manutenzione degli alberi, delle strade e dei palazzi moltiplicando l'effetto in una spirale negativa: la capitale man mano che il vento montava si è trasformata in un campo di battaglia. Il Colosseo ha chiuso i battenti per paura di incidenti e man mano le strade si sono letteralmente riempite di alberi e grossi rami spezzati dal vento. Inevitabile visto che non vengono potati da anni e che già cadono pure quando non soffia un alito di vento. Gli alberi hanno cominciato a cadere come birilli e chiunque ieri pomeriggio abbia cercato di circolare per Roma ha vissuto un incubo. A Trastevere una grossa quercia è precipitata su un taxi e l'autista miracolosamente rimasto illeso. In via Frattina un uomo è finito in ospedale dopo essere stato colpito in testa da una tegola. Come in un Risiko impazzito gli alberi caduti hanno conquistato la città paralizzando il traffico e i poveri automobilisti in cerca di una scappatoia si sono trovati di fronte ovunque lo stesso scenario: capannello di vigili del fuoco e pantera della polizia a bloccare la strada. Chiuso il Muro Torto, bloccata via Aldrovandi, transennata Via Nazionale, congestionata piazza della Repubblica con le macchine che circolavano a vuoto come in un carosello infernale perchè non c'erano più vie d'uscita. Centinaia gli interventi dei vigili del fuoco. E purtroppo non è finita qui la Protezione civile ha emesso un avviso di condizioni meteo avverse estendendo l'allerta anche ad oggi: il Lazio continuerà ad essere attraversato da venti di burrasca. Dunque niente tregua e il Campidoglio ha deciso che oggi resteranno chiusi parchi, ville storiche e cimiteri. Ieri anche il Verano, storico cimitero della capitale è stato devastato dalle raffiche. Il brusco calo delle temperature si è sentito soprattutto al sud. A Bari ha nevicato e anche a Napoli si è visto qualche fiocco di neve oltre il vento forte fino a 60 chilometri all'ora. La neve è caduta nelle zone interne e sul litorale e il Comune ha deciso la chiusura di scuole, parchi e cimiteri.
A San Sebastiano al Vesuvio un albero è caduto su un'auto e una donna è rimasta gravemente ferita. Disagi anche per il porto di Ischia dove due navi si sono scontrate durante la manovra. A Bari vento di burrasca, oltre 40 nodi, e un mercantile turco si è arenato sul litorale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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