Treni fermi e porti bloccati. I pro Pal paralizzano l'Italia

Oggi lo stop generale (trasporti e scuola) per Gaza. Inizia l'autunno caldo di Cgil e Usb, presto altre serrate

Treni fermi e porti bloccati. I pro Pal paralizzano l'Italia
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È già tempo di autunno caldo. Appena iniziata la stagione ecco il primo di una lunga serie di scioperi che da qui ai primi di novembre renderà a dir poco difficili spostamenti, lezioni scolastiche ed erogazione di servizi.

Si inizia oggi con uno sciopero generale indetto dal sindacato Usb con l'intenzione di fermare sia il settore pubblico che quello privato per l'intera giornata. L'obiettivo? Sensibilizzare l'opinione pubblica sulla tragedia del popolo palestinese nella striscia di Gaza.

Le Ferrovie dello Stato hanno confermato che ci saranno numerosi disagi nel trasporto su rotaia. E ripercussioni (con cancellazioni anche totali di Frecce, Intercity e treni regionali), restando confermate le fasce di garanzia tra le 6 e le 9 e tra le 18 e le 21.

Il prossimo sciopero generale è previsto, invece, per il 3 ottobre prossimo. È indetto dai Cobas e nel settore ferroviario durerà 24 ore iniziando alle 21 del 2 ottobre. Nel mezzo c'è ancora una serrata. Questa volta nel settore aereo. Cub Trasporti, infatti, ha indetto una serrata di 24 ore per il 26 settembre dei lavoratori del comparto aereo. Stando alle adesioni già annunciate, tra gli scali che saranno più penalizzati ci sono quelli milanesi di Malpensa e Linate.

Disagi nel settore ferroviario sono attesi anche il prossimo 21 ottobre quando si fermeranno i lavoratori della manutenzione della infrastruttura Rfi. Una coda della stagione degli scioperi si registrerà anche nel mese di novembre. Per l'11 infatti è già previsto lo stop di quattro ore (dalle 9 alle 13) degli uomini radar dell'Enav.

Per oggi, intatto, sono previste numerose manifestazioni a sostegno della causa palestinese. In tutto il Paese già si contano un'ottantina di manifestazioni a iniziare da quella romana, annunciata per questa mattina alle 11 a piazza dei Cinquecento. "Ci aspettiamo una partecipazione nell'ordine delle decine di migliaia di persone - recita una nota dell'Unione sindacale di base -: nel Paese si sente con forza la necessità di bloccare le attività, per protestare contro il genocidio in corso a Gaza, contro le complicità del governo Meloni con lo stato di Israele, per fermare guerra e corsa al riarmo".

La manifestazione programmata oggi a Genova sempre da Usb ha come obiettivo anche quello di fermare l'accesso ai varchi portuali. Oltre ai presidi e ai cortei, lo sciopero generale di oggi si ispira allo slogan "Blocchiamo tutto per manifestare contro il genocidio di Gaza e in sostegno ala Global Sumud Flotilla". Sotto la Lanterna l'appuntamento principale è fissato per le otto di mattina davanti ai varchi portuali di Dan Benigno a Albertazzi. All'appello alla mobilitazione hanno aderito altri sindacati di base tra cui Cobas, Cub, Adl, e Sgb, cui si aggiungono anche varie associazioni e movimenti come il Collettivo autonomo lavoratori portuali. A dar loro man forte ci penseranno anche gli studenti genovesi che si raccoglieranno alle nove a Piazza Montano (per le scuole superiori) e davanti al rettorato (per gli studenti universitari).

Alla manifestazione di Bologna è annunciata anche la presenza degli antagonisti. Ragioni per cui la Questura ha già predisposto adeguate misure di contenimento.

"La mobilitazione in favore della crisi umanitaria nella striscia di Gaza e in sostegno della missione della Global Sumund Flotilla - spiega la Questura -, diventa il comune denominatore delle iniziative di contestazione, motivo per cui si è ampliato notevolmente il fronte di mobilitazione che ricomprenderà movimenti appartenenti a diverse realtà sociali, politiche, associative a antagoniste del territorio".

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