Trovato morto in un fossato l'italiano scomparso in Egitto

Il giovane, sparito il 25 gennaio, era alla periferia della capitale

Lo hanno ritrovato in un fosso e una fonte della capitale egiziana non ha dubbi: quel corpo straziato è di Giulio Regeni, lo studente friulano rapito al Cairo e mai più ritrovato. «In periferia», ha precisato un'altra fonte. La Farnesina resta prudente ma pare non avere dubbi: «Il Governo italiano ha appreso del probabile tragico epilogo della vicenda del nostro connazionale Giulio Regeni al Cairo - spiega un comunicato - . In attesa di conferme ufficiali da parte delle autorità egiziane, il Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni esprime il profondo cordoglio personale e del Governo ai familiari che si trovano al Cairo e che sono stati informati di questa notizia ancora priva di conferme ufficiali». Regeni era scomparso la sera di lunedì 25 gennaio ma se ne è saputo solo domenica quando è stata annunciata dall'Ambasciata italiana del Cairo e dalla Farnesina, che hanno detto di seguire la vicenda «con la massima attenzione e preoccupazione». Il giorno della sua scomparsa era il quinto anniversario della Rivoluzione che depose l'allora presidente Hosni Mubarak, aprendo la strada alla conquista del potere da parte dei Fratelli Musulmani, poi estromessi e messi fuorilegge dai militari dell'attuale presidente Sisi dopo un anno e mezzo. Nei giorni scorsi era emerso da fonti egiziane, che nell'ora in cui si sono perse le sue tracce, intorno alle 8 di sera, nel quartiere di Dokki dove viveva la situazione era calma e non c'erano manifestazioni di protesta. L'ipotesi di un arresto, magari per errore, è stata esclusa da fonti egiziane ben informate: «Regeni non è detenuto da alcun organo dell'Interno, forze dell'ordine, Sicurezza nazionale, Servizi di indagine» . Ieri sera il tragico epilogo.

I genitori di Giulio Regeni si trovano all'ambasciata italiana del Cairo assistiti dall'ambasciatore italiano Maurizio Massari e dal Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi. E la loro notte si è trasformata in un incubo.

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