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Truffati banche, la beffa: "Il sito non funziona, si blocca"

La preoccupazione di ex azionisti e associazioni: "Non c'è una linea dedicata, intanto i giorni passano..."

Truffati banche, la beffa: "Il sito non funziona, si blocca"

Sono 180 i giorni entro i quali i truffati dalle banche dovranno presentare domanda per caricare tutti i documenti necessari sulla piattaforma della Consap. Nella giornata di ieri il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha rivendicato a gran voce di aver provveduto a rimborsare i coinvolti nella vicenda, ma non mancano segnalazioni relativamente ai problemi per la registrazione. "Ci dispiace, c'è stato un problema", la scritta che compare sul monitor dopo aver tentato di inserire i dati. Luigi Ugone, presidente dell'associazione veneta "Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza" ha messo in luce che "solo lunedì abbiamo ricevuto 1000 email e 500 telefonate". La preoccupazione principale è legata al fatto che "non c'è una linea dedicata, eppure i sottosegretari che hanno seguito il Fir ci avevano garantito che ci sarebbe stato, almeno per le associazioni". La vicepresidente dell'associazione friulana "Consumatori Attivi" Barbara Venuti afferma che alla Consap è stato chiesto un incontro: "La risposta è stata che ci sarà, ma solo quando verranno verificate le criticità. Intanto passano i giorni".

Un'altra denuncia è stata fatta da Barbara Puschiasis: "Un fondo partito malissimo: promesse di semplificazione radicalmente disattese, istruzioni per inviare la domanda alquanto sommarie e un portale che funziona a intermittenza, con un sistema bloccante in caso di mancato inserimento di dati tecnici, che difficilmente un cittadino conosce. Tutte cose che vanno a mettere in croce il risparmiatore già tradito". La presidente dell'associazione Consumatori Attivi ha riferito all'AdnKronos: "Forse sarebbe stato meglio far partire il portale e il termine per presentare le domande dopo un periodo di prova, da farsi assieme alle associazioni dei risparmiatori che da sempre sono impegnate in prima linea sul tema, e non avviare il tutto pochi giorni dopo ferragosto come se si trattasse dell'ennesimo spot elettorale". Il grande timore è quello di "non riuscire nemmeno ad ottenere l'indennizzo del 30% tanto sbandierato". La Puschiasis invita a "mantenere la calma e concentrarsi ora sulla raccolta puntuale dei documenti, la cui lista è ben diversa da quella pubblicata sul sito del Fir, che risulta alquanto sommaria".

Tempi lunghi

Carlo D'Andrea conferma che "l'assistenza ai richiedenti viene fornita telematicamente mediante un servizio di contact center, attivato assieme al portale Fir lo scorso 1 luglio. La risposta perviene via email, ciò ci sta permettendo di categorizzare le richieste di assistenza e di standardizzare le relative risposte all'utenza". Il dirigente Consap ha poi annunciato l'imminente apertura di un canale telefonico a partire da lunedì 2 settembre. Verranno infine stabiliti "i tempi con la Commissione Tecnica istituita dal Mef per gli incontri con le associazioni dei risparmiatori".

Ugone però replica sottolineando che permangono "punti oscuri della documentazione, a cominciare dalla determinazione del valore residuale dei titoli. Quale bisogna prendere in considerazione, quello all'acquisto? E le variazioni successive?". D'Andrea rassicura che "saranno le stesse banche a stabilire il valore delle quote sottoscritte, le banche sono già state allertate".

Il presidente dell'associazione veneta si augura che "anche le banche ci convochino per capire rapidamente quali documenti presentare".

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