Facebook conferma il bando di Donald Trump, ma l'ex presidente americano passa al contrattacco lanciando la sua piattaforma. Il comitato di supervisione del social di Mark Zuckerberg, gruppo di venti esperti indipendenti (giornalisti, attivisti e avvocati) creato proprio da lui nel 2018, ha deciso di confermare il bando di Trump che era stato stabilito «a tempo indefinito» quattro mesi fa per aver incitato i suoi fan ad assaltare il Congresso. Una decisione che i membri repubblicani della commissione Giustizia della Camera hanno definito «patetica».
Quello che hanno fatto Facebook, Twitter e Google sono «una vergogna e un imbarazzo assoluti», ha commentato da parte sua The Donald. «I social media corrotti devono pagare un prezzo politico. Hanno tolto la libertà di espressione al presidente degli Stati Uniti perché dei pazzi della sinistra radicale hanno paura della verità, ma la verità uscirà in ogni caso, più grande e più forte che mai». L'Oversight Board invece, che ha le funzioni di un tribunale per le decisioni sui contenuti dell'azienda (Zuckerberg lo ha definito più volte «la Corte Suprema di Facebook»), ha affermato che il social aveva ragione ad aver bloccato l'accesso a Trump dopo che lui ha usato il sito per fomentare l'insurrezione a Washington a gennaio: il rischio di violenza in corso, ha spiegato, ha «giustificato» la sospensione. Tuttavia il comitato ha stabilito che la decisione (che riguarda anche Instagram, controllata da Menlo Park) debba essere riesaminata tra sei mesi. «È inappropriato per Facebook imporre una sospensione indefinita», ha infatti precisato il comitato di sorveglianza, sottolineando che per il social «non è ammissibile tenere un utente fuori dalla piattaforma per un periodo indefinito senza alcun criterio su quando o se il suo account debba essere ripristinato». «Il nostro unico compito è ritenere responsabile questa organizzazione estremamente potente, Facebook», ha spiegato il co-presidente dell'Oversight Board, Michael McConnell, avvertendo che il divieto a Trump «non ha soddisfatto questi standard».
Il tycoon (che è già stato bandito permanentemente da Twitter) aveva almeno 60 milioni di follower su entrambe le piattaforme, e per lui si tratta di un brutto colpo visto che Facebook è uno strumento molto importante per la raccolta fondi in vista di una sua eventuale discesa in campo per le presidenziali del 2024. Prima ancora della decisione del comitato di sorveglianza, però, l'ex inquilino della Casa Bianca ha lanciato la sua sfida, annunciando il via ad una nuova piattaforma social. D'ora in poi i sostenitori potranno comunicare con lui ed essere informati in tempo reale sulle sue posizioni e attività tramite il sito «From the Desk of Donald J. Trump», dove saranno caricati anche video e comunicati. Una volta creato il proprio account, i fan potranno ricevere notifiche ogni volta che Trump posta un messaggio, con una modalità simile a quanto accade con altri social media. Ci sarà anche un tasto con cui poter condividere i messaggi dell'ex presidente su Facebook e Twitter. Intanto, in un'intervista telefonica al Daily Wire, The Donald è tornato a parlare della sua possibile discesa in campo alle prossime elezioni, dicendo che i suoi sostenitori sarebbero molto felici di una sua ricandidatura.
Trump ha affermato di essere entusiasta e di non vedere l'ora di poter fare «un annuncio al momento giusto», anche se per ora mantiene la suspense e non si sbilancia: «Come sapete è molto presto. Ma penso che le persone saranno davvero felici quando farò un certo annuncio. Tutto ciò che vi dico è: restate sintonizzati».
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