Sarà anche l'uomo più potente del mondo e l'America la «Terra dei liberi», ma il presidente degli Stati Uniti dentro il perimetro della Casa Bianca non è di certo nè libero, nè potente. Perchè le regole al 1600 della Pennsylvania Avenue sono severissime. Prendete nota.
Mister President
La forma alla Casa Bianca è sostanza: una volta entrato non sei più lo stesso. Anche se sei amico dai tempi dell'asilo del «Commander in chief» è obbligatorio per tutti, parenti compresi, rivolgersi a lui con «Signor Presidente» o «Signore». E «Il Presidente» sarà l'unico modo consentito di parlare di lui. Hillary Clinton potrebbe però dopo 227 anni trasformare il singolare maschile in femminile.
La biancheria te la paghi
Della biancheria non vi dovete occupare. Pensa a tutto il maggiordomo (il più famoso è stato Eugene Allen, che servì otto presidenti che l'anno scorso è diventato un film «The Butler» con Forest Whitaker) anche se la lavanderia è addebitata sul conto personale del presidente, 400mila dollari l'anno di stipendio. Quando Hillary era first lady confessò di lavare personalmente i calzini a Bill: «Non spesso come prima, ma qualche volta. Mi fa sentire in contatto con la realtà e non dentro una bolla». Ora potrebbe toccare a lui restituire il favore.
Il barbiere? Arrangiati...
Alla Casa Bianca non esiste servizio di barbiere e parrucchiere. Ognuno chiama il suo. Il più longevo fu Milton Pitts, barbiere di quattro presidenti. Henry Kissinger diceva di lui: «Oltre che un grande barbiere era un persistente consigliere di politica estera». Il barbiere di Bush era un'afghana Zahira Zahir, Obama da diciotto anni si fida solo di Zahid. Per pagare il suo Cristophe, da First Lady, Hillary arrivò a pagare duemila dollari a botta. Per il futuro sarà meglio darci un taglio.
Mangia che ti passa
Anche mangiare viene da fuori. Per anni la famiglia Obama si è affidata a Sam Kass, 36 anni e belloccio,a Rick Bayless e Tony Matuano. Obama andava matto per gli strangozzi al sugo piccante. Se ti prende un languorino provvede la sicurezza.
Sempre la stessa penna
Tradizione vuole che il presidente degli Stati Uniti porti sempre con sè una penna Parker per firmare trattati e decreti.
Il Presidente non guida
Data l'importanza nazionale e il ruolo pubblico occupato il presidente degli Stati Uniti non guida la macchina. Dei suoi spostamenti si occupa il Secret Service. Vietato guidare anche per i figli. Obama si muove su una limousine di 5 metri e mezzo e sette tonnellate di peso comunemente chiamata «la Bestia», un fortino ambulante super blindato da cui può uscire solo attraverso l'ultimo sportello a destra. Per i viaggi all'estero si va dalle 30 alle 40 macchine di scorta, tutte camuffate. Due sono macchine esca. Non si sa mai...
La valigetta non si molla
Ovunque vada la valigetta con i codici nucleari, la «Nuclear football» segue il presidente, scortata a rotazione da un ufficiale scelto tra le tre armi. Solo Clinton, dopo un vertice Nato, la dimenticò al Centro Ronald Reagan di Washington dove si teneva il vertice. Per una ventina di minuti la valigetta più importante del mondo fu nelle mani di tutti.
Guai a fare foto
Anche se Michelle Obama ha rotto l'embargo per i turisti che durava da 40 anni alla Casa Bianca è sconsigliabile fare foto o selfie con «Mister President». Per quelle c'è il fotografo ufficiale della Casa Bianca. Unica eccezione: Bebe Vio che è riuscita a strappare un selfie proibitissimo con Obama. Ma per lei impossible is nothing
Fumare non si può
Dagli inizi degli anni Novante alla casa Bianca è vietao fumare. Se vince Hillary è perfetto. Quel divieto l'ha imposto lei.
Vestiti bene
Un presidente degli Stati Uniti non può vestirsi come gli pare. I calzoncini corti vanno bene solo per il jogging, guai a mettere i sandali.
Mai da solo
Il Presidente non sarà mai solo. L'allerta alla Casa Bianca è sempre massima, 24 ore su 24, e la vigilanza garantita da personale ben addestrato (anche se di recente un paio sono stati sorpresi a dormire). Sono almeno 5mila le persone che si occupano del Presidente e la cosa costa. Il record è di George W.
Bush, che nel 2012 è costato 1 milione e 300 mila dollari, Bill Clinton poco meno di un milione. A George Bush padre sono andati invece 840 mila dollari, e a Jimmy Carter circa mezzo milione. Ma fare il Presidente, diciamocelo, non ha prezzo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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