Coronavirus

Ultima chiamata per salvare la nostra civiltà

Cerchiamo di vedere il lato buono. Un umorista disse: "Tutto il male viene per nuocere".

Ultima chiamata per salvare la nostra civiltà

Cerchiamo di vedere il lato buono. Un umorista disse: «Tutto il male viene per nuocere». È vero, ma basta un'occhiata on line. Si vede che cento anni fa il mondo fu devastato dalla prima guerra in cui gli uomini combattevano per la prima volta contro le macchine: mitragliatrici, siluri, aerei, carri armati. Poi, gli inconsapevoli soldati americani intervenuti alla fine di quella guerra nel 1918 arrivarono dai campi del Kansas dove avevano preso l'influenza suina che passò alla storia come Spagnola o anche «peste nera», perché faceva diventare scuri i moribondi cianotici. Ma poi venne il Charleston e le gonne corte, la follia degli anni Venti e la grande depressione che però non colpì particolarmente l'Italia perché una delle cose buone che fece il fascismo fu l'Iri in parte copiata dal presidente americano Roosevelt. Lasciamo stare per brevità le mostruosità successive: guerra mondiale, guerra fredda, incubo atomico, fino a questo maledetto Covid19 sulla cui origine tutti indagano ma che sempre cinese è. Il lato buono? Abbiamo capito a calci nel sedere quanto siamo fragili, ma per fortuna lo abbiamo fatto avendo telefonini, internet e film a sazietà. Pensate se un missile colpisse i satelliti riportandoci all'età della pietra. E allora, prendere o lasciare: o impariamo tutti subito a riorganizzarci, o al prossimo giro la intera civiltà ci lascerà la pelle.

Il filosofo Harari ha scritto che i «Sapiens» (cioè noi) sanno restare in piedi, ma solo grazie al cervello, non ai piedi.

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