Verdini c'è ma non si fa vedere: giallo al vertice di maggioranza

Parafrasando Nanni Moretti, dalle parti dei verdiniani di Ala la partecipazione misteriosa di Ciro Falanga al vertice sulla prescrizione sembra all'insegna del "Mi si nota di più se c'ero o se non c'ero?". Già, perché all'incontro di questa mattina in via Arenula con il ministro della Giustizia Andrea Orlando, i capigruppo Pd e Ap, Luigi Zanda e Renato Schifani, i relatori Giuseppe Cucca e Felice Casson, il presidente della commissione Giustizia Nico D'Ascola, la presenza di Ciro Falanga diventata un giallo. C'è chi giura di averlo visto, ma nega recisamente di averlo detto "ufficialmente" e dalle parti dei verdiniani è tutto un "Non c'ero", "Deve chiedere all'interessato" e "Parli con il portavoce".

Di solito loquaci e inclini alle uscite goliardiche, questa volta i senatori di Ala si trincerano, dissimulano e sfuggono. Lui, Falanga, interpellato telefonicamente dall'Adnkronos, non si sbilancia. Non conferma e non smentisce, adducendo motivi personali. Il tema della prescrizione è uno di quei con la scritta "chi tocca i fili muore". E allora il giallo, a Palazzo Madama, si alimenta da sé rasentando ormai la natura di "segreto di Pulcinella". La riunione si è tenuta alle 8 in via Arenula e non al Senato, forse anche sull'onda della consapevolezza che se Falanga c'era, non si poteva non notarlo. Soprattutto agli occhi particolarmente attenti della minoranza Pd, (morettiana o meno). Senza contare che nei contatti intercorsi nei giorni scorsi tra maggioranza e verdiniani sembrava che i termini di un'intesa politica dovessero essere prefissati e ben definiti, e non necessariamente su un tema "incandescente" come la giustizia.