«Un viaggio unico tra i sapori del mondo»

Il numero 1 di Gestione Fiere ci parla di Artigiano in Fiera, dal 3 all'11 a Rho Pero

Daniela Uva

Oltre 3mila artigiani, provenienti da cento Paesi e quattro continenti. Un viaggio fra le arti e i mestieri di tutto il mondo, passeggiando fra i viali della Fiera di Rho-Pero, alle porte di Milano. Sabato torna «L'Artigiano in Fiera, il tradizionale appuntamento pre natalizio - fino all'11 dicembre - con le eccellenze della tradizione. Fra laboratori, corsi di cucina, degustazioni, musica e spettacoli sarà possibile dedicarsi allo shopping vivendo «un'esperienza unica», come assicura Antonio Intiglietta, presidente di Gestione Fiere spa.

Torna l'appuntamento con il meglio dell'artigianato internazionale. Quali sono le novità di questa edizione?

«Quest'anno la ristorazione sarà la grande protagonista, insieme all'artigianato. I visitatori potranno degustare tantissimi menu, facendo un viaggio fra i sapori del mondo. E poi potranno acquistare in Fiera gli ingredienti originali, per ripetere a casa ciò che hanno assaggiato. Inoltre sarà possibile seguire oltre 50 corsi di cucina, diventando protagonisti. Infine, sono stati allestiti 60 ristoranti e punti degustazione per accontentare ogni palato».

Ci sarà spazio anche per lo spettacolo?

«Naturalmente sì, e questa è un'altra importante novità. Lungo i viali della Fiera sarà possibile assistere a spettacoli, canti ed esibizioni musicali. Per conoscere tradizioni anche molto lontane. Inoltre si potranno seguire oltre cento laboratori di creatività. Insomma, L'Artigiano in Fiera è un'occasione di incontro unica fra cittadini e persone che lavorano. Un viaggio alla scoperta di oggetti, sapori e suoni provenienti da ogni angolo del pianeta».

I numeri di questo appuntamento crescono di anno in anno...

«Siamo di fronte a un aumento, soprattutto in termini qualitativi. Quest'anno proponiamo oltre 3mila artigiani, provenienti da cento Paesi del mondo. Sono più ampi anche gli spazi dedicati all'iniziativa, e migliori i servizi. Grazie a un accordo con Italo e Trenord, per esempio, sarà più facile raggiungere la Fiera in treno da ogni parte d'Italia e dalla Svizzera. Inoltre la metropolitana di ferma a pochi passi. L'obiettivo è rendere questa esperienza non solo indimenticabile, ma anche semplice».

In che modo sarà dato spazio alla solidarietà?

«Quest'anno ospiteremo un gruppo di artigiani che operano nei paesi del Centro Italia colpiti dai recenti terremoti. Cercheremo di sostenere il loro lavoro e i loro prodotti. Uno sforzo doveroso per queste persone così duramente provate. Inoltre in Fiera sarà possibile conoscere artigiani provenienti da Paesi poveri, che nonostante tutto sono riusciti a creare occupazione e sviluppo. Infine si potrà entrare in contatto con associazioni no profit e conoscere la loro opera».

L'artigianato è stato duramente colpito dalla crisi. Il periodo nero è finito?

«Purtroppo la situazione è ancora molto difficile. Questi otto anni rappresentano il periodo di instabilità più lungo degli ultimi 150 anni. Gli artigiani sono stati messi alla prova duramente, ma nonostante tutto sono presenti e tenaci».

Qual è il segreto vincente

de «L'artigiano in Fiera»?

«In un mondo nel quale chi produce e chi acquista non è altro che un numero, qui si ha la possibilità di vedere dal vivo le eccellenze al lavoro e di conoscere le storie di tantissimi artigiani».

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