Cronache

Il video anti-italiano del rapper clandestino: pronto a mozzare teste

Indagini sull'algerino Daniel Rouge, girato nel Centro di Monastir, sbarcato ad agosto

Il video anti-italiano del rapper clandestino: pronto a mozzare teste

Vengono in Italia come clandestini e poi girano video in cui simulano di mozzare la testa a qualcuno, come fanno i tagliagole radicalizzati. Succede nel centro di prima accoglienza di Monastir, in Sardegna, dove il rapper Daniel Rouge, algerino arrivato ad agosto su un barcone dalle coste del Nord Africa, ha girato un filmato, assieme ad altri suoi connazionali, in cui si vede chiaramente la struttura e in cui i messaggi e le allusioni appaiono più che chiare.

Nel testo della canzone rap l'aspirante artista racconta la condizione di vita disagiata di chi arriva in Italia, usando termini tipici delle Banlieu e dei quartieri degradati di certe città a maggioranza araba. In una scena si simula anche lo spaccio di droga. Un filmato all'attenzione della questura di Cagliari, che sta indagando riguardo a possibili illeciti amministrativi o a reati di tipo giudiziario, soprattutto dopo gli ultimi episodi nel centro di Monastir, dove 8 persone sono state arrestate in seguito a risse e aggressioni.

Il deputato della Lega Eugenio Zoffili, coordinatore per la Sardegna, chiarisce: «Mentre noi cittadini perbene rispettiamo le regole e siamo costretti a stare chiusi in casa, i clandestini del centro accoglienza di Monastir se ne fregano e oltre ad evadere, rubare, molestare minorenni, fare risse, occupazioni, attaccare le forze dell'ordine, ubriacarsi e altro ancora girano pure questo video rap». «Al ministro dell'Interno Lamorgese e al Prefetto di Cagliari, anche a fronte delle reiterate denunce del Sindacato Autonomo di Polizia Sap - conclude - nel rispetto dei cittadini italiani e sardi che non ne possono più di vergogne simili e in particolare nel rispetto della dignità di ogni agente delle forze dell'ordine che giorno e notte lavora senza sosta e sotto organico rischiando anche la propria salute per tenere a bada questi delinquenti, attraverso l'ennesima interrogazione parlamentare urgente, chiedo la chiusura del centro e il rimpatrio immediato di tutti gli algerini e degli altri clandestini». Il rapper, nonostante abbia un decreto di espulsione, in questo momento risulta essere a Roma, come risulta dal suo profilo Facebook, insieme alla sorella minorenne, anche lei ripresa nel video. «È un tipo di atteggiamento sconfortante- chiarisce il deputato leghista Gianni Tonelli -. Gli algerini non scappano dalla persecuzione. Infastidisce l'atteggiamento di superbia che hanno. È un problema di etica di comportamento nelle relazioni sociali. Quando si arriva, si deve entrare in punta di piedi. Questa è prevaricazione, la sfida è superiorità. Ci disprezzano ed è inaccettabile. Chi ha bisogno non usa comportamenti così».

Il segretario del Sap di Cagliari, Luca Agati, tiene a dire: «È tanto tempo che denunciamo l'inadeguatezza di quella struttura che ci vede esposti in prima linea agli atteggiamenti anche aggressivi degli ospiti.

Sarebbe il caso di chiuderlo in virtù della pericolosità a cui vengono esposti gli agenti di polizia ogni giorni».

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