L'Italia è il primo Paese al mondo per produzione di vino (49,5 milioni di ettolitri nel 2015 contro i 47,5 della Francia e i 36,5 della Spagna) e per l'export (5,4 miliardi di euro contro gli 8,2 della Francia ma con un maggiore quantitativo: 20 milioni di ettolitri contro i poco più di 14 dei cugini) ma rischia di scendere dal podio dei consumi. Secondo i dati dell'Organizzazione mondiale del vino e della vite (Ouiv) resi noti ieri da Coldiretti, l'Italia nel 2015 viene appaiata al terzo posto della classifica dalla Germania, con 20,5 milioni di ettolitri per ciascuno dei due Paesi. Al primo posto ci sono gli Stati Uniti con 30,1 milioni di ettolitri «bevuti» nel 2015 e al secondo la Francia con 27,2. Sostanzialmente stabile il consumo totale nel mondo con 240 milioni di ettolitri rispetto ai 239 nel 2014. Quindi al momento l'apporto dei nuovi mercati di consumo appare ancora trascurabile.
Il risultato è frutto di una serie di motivazioni. La stagnazione del mercato interno, frutto della crisi economica ma anche del cambiamento di stile di vita, della concorrenza di altre bevande alcoliche e dell'inasprirsi del codice della strada, che in termini di fatturato è stato per fortuna ampiamente compensato dal boom delle esportazioni, che nel 2015 ha fatto registrare un aumento del 5 per cento complessivo grazie a un incremento in valore di oltre 13 per cento negli Usa e dell'11 per cento nel Regno Unito, oltre che a un aumento sia in Giappone sia in Cina, rispettivamente in valore del 2% e del 18%. In Italia i consumi interni sono scesi al minimo dall'Unità d'Italia anche se nel 2015 hanno registrato una debole inversione di tendenza. Ma nel complesso gli italiani hanno rinunciato a quasi un bicchiere di vino su quattro negli ultimi dieci anni.
Il risultato è che la quantità di vino made in Italy consumato in patria è risultata addirittura inferiore di quella bevuta all'estero. Lo spumante è stato il prodotto che ha fatto registrare la migliore performance di crescita all'estero nel 2015 con un exoport di 985 milioni in crescita del 17 per cento rispetto al 2014.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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