
Ci sono due nuove vittime del virus West Nile. Anche in questo caso si tratta di un uomo anziano (86 anni) con altre patologie, morto a Latina, e di un paziente di 69 anni nel casertano. I decessi salgono a sette: 3 nel Lazio, 3 in Campania, uno in Piemonte. E a Oristano un paziente versa in condizioni molto gravi. Il ministero della Salute precisa che la "situazione epidemiologica è in linea con l'anno scorso" ma un po' di paura viene a pensare che i contagi dall'inizio dell'anno sono 32 e tutti i casi gravi sono concentrati in due zone: Caserta e Latina. Anche se ieri si riscontra il primo caso a Milano (una donna di 38 anni) e un a donna di 68 anni di Pavia è ricoverata, in condizioni non gravi.
IL PIANO ANTI VIRUS
Il presidente del Lazio, Francesco Rocca, ha stanziato un milione di euro "per fare le disinfestazioni dove i comuni sono inadempienti" e sta pensando a un'ordinanza. È infatti urgente smantellare le nidificazioni di zanzare, veicolo dell'infezione, nelle zone più "paludose". Stessa strategia quella voluta dal prefetto di Napoli per evitare il propagarsi delle zone a rischio. Intanto sono 31 le province italiane in cui sono state attivate restrizioni alle donazioni del sangue. Si tratta di Bologna, Caserta, Cremona, Ferrara, Forlì-Cesena, Frosinone, l'Aquila, Latina, Lecce, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Modena, Napoli, Novara, Oristano, Padova, Parma, Pavia, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Roma, Rovigo, Torino, Treviso, Udine, Varese, Venezia e Verona. Le limitazioni prevedono il test Nat o in alternativa la sospensione temporanea per 28 giorni dei donatori che abbiano soggiornato anche solo per una notte nei luoghi a rischio. Inoltre il ministero ha attivato il numero 1500 a cui i cittadini possono rivolgersi ed ha annunciato l'attivazione di una piattaforma che raccoglierà i dati di tutte le Regioni.
COME SI DIFFONDE IL VIRUS
"Le zanzare femmine infette trasmettono il virus alle uova. Considerando che ogni zanzara vive circa 2 mesi e depone 300 uova per ciclo, ogni 1-2 settimane, possiamo avere un'idea di quanto la trasmissione virale possa essere amplificata" spiega Maurizio Ferri, coordinatore scientifico della Società italiana di medicina veterinaria preventiva. Inoltre il virus West Nile arriva trasportato dagli uccelli migratori, può albergare in cavalli e uccelli. Per questo centinaia di veterinari del Servizio sanitario sono in campo per identificare gli animali "sentinella" e procedere alla disinfestazione dalle zanzare in quella zona. "Controllate anche porti e aeroporti".
I SINTOMI
La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo, ma in due casi su dieci il virus può provocare febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Nei bambini è più frequente febbre leggera, nei giovani febbre alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Raramente l'infezione provoca problemi neurologici: in questi casi, un paziente su 10, muore a causa della malattia.
LA CURA
Al momento non esistono vaccini. O meglio, alcuni vaccini sperimentali sono stati testati ma nessuno ha ancora raggiunto la fase di diffusione su larga scala. In caso di infezione i medici consigliano di assumere paracetamolo contro la febbre alta. Nei casi più gravi è invece necessario il ricovero.
Importantissimo difendersi dalle punture di zanzare: "In questi giorni - rileva il presidente di Federfarma Roma, Andrea Cicconetti - abbiamo registrato un aumento delle richieste di dispositivi anti-zanzare nella provincia di Roma, segno di una crescente preoccupazione".