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Wuhan, il nuovo ospedale sorgerà in 10 giorni. Lo scienziato anti-Sars per fermare l'epidemia

Migliaia di operai nella città focolaio. Richiamato Zhong, l'«eroe» del 2003

Wuhan, il nuovo ospedale sorgerà in 10 giorni. Lo scienziato anti-Sars per fermare l'epidemia

Doveva essere un complesso turistico. E invece il terreno nella periferia occidentale di Wuhan, la metropoli cinese da 11 milioni di abitanti epicentro della diffusione del coronavirus, ospiterà un nuovo ospedale da mille posti per 25mila metri quadrati di superficie dove saranno trattati i contagiati. Dieci giorni è il tempo stimato di costruzione: i lavori sono iniziati ieri, i letti dovrebbero essere disponibili dal 3 febbraio. Verrebbe da definirlo un record, ma così non è: nel 2003, nel pieno dell'epidemia di Sars, una sola settimana e 7mila operai furono sufficienti per realizzare da zero l'ospedale di Xiaotangshan a Pechino, che infatti è stato preso a modello per i prefabbricati della nuova struttura.

Non è questa l'unica mossa con cui ill governo cinese tenta di affrontare l'emergenza. Pechino ha deciso di schierare in prima linea Zhong Nanshan, nominato responsabile del gruppo di ricerca nazionale sul coronavirus che dovrà indagare sul rischio di contagio. Pneumologo, 83 anni, il nome di Nanshan era già finito sui giornali quando il Paese era piegato dalla Sars, la Sindrome respiratoria acuta grave che fece più di 770 morti. Allora, mentre il regime tentava di insabbiare le proporzioni dell'epidemia, lui si presentò di fronte alle telecamere per ammettere che la situazione non era sotto controllo come si cercava di far credere, e che si sapeva ancora ben poco della provenienza, della trasmissione e della cura del virus. Anche in seguito Nanshan non aveva avuto paura di parlare: in un'intervista del 2013 si chiedeva «a che cosa serve essere i numeri uno al mondo per prodotto interno lordo, se mangiare, bere e respirare sono a rischio». Allo stesso modo ieri è toccato a lui il compito di riconoscere pubblicamente, ai microfoni della tv di Stato Cctv, che il nuovo coronavirus di Wuhan è trasmissibile da uomo a uomo. L'83enne ha spezzato però una lancia a favore del governo, a suo parere più trasparente oggi rispetto a 17 anni fa: il fatto di aver coinvolto nella gestione della crisi anche il microbiologo ed esperto di malattie infettive Yuen Kwok-yung dell'Università di Hong Kong, anche lui già intervenuto ai tempi della Sars, sarebbe una prova che il regime ha imparato la lezione.

I due medici non intendono dare false speranze, e hanno concordato sul fatto che, dopo le prime due fasi della trasmissione del virus, da uomo ad animale e da uomo a uomo, si deve ora capire se si verificherà anche la fase tre: la trasmissione tra umani su larga scala, che potrebbe portare a una pandemia.

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