Lo Zar rafforza l'asse con la Bielorussia e studia un nuovo piano per l'invasione

Esercitazione congiunta che potrebbe portare a un altro fronte di attacco. Stretta di Kiev sulla corruzione

Lo Zar rafforza l'asse con la Bielorussia e studia un nuovo piano per l'invasione
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C'è un cambio di passo tutt'altro che impercettibile nelle nuove strategie di guerra dettate dal Cremlino. Putin vorrebbe chiudere la partita con l'Ucraina nel più breve tempo possibile, affidandosi ad armi sofisticate e letali, senza escludere l'ipotesi di un'invasione di Kiev dalla Bielorussia. Lo zar di Mosca e Lukashenko ne hanno parlato venerdì nel corso del bilaterale sull'isola di Valaam (San Pietroburgo), annunciando tra l'altro per settembre l'operazione Zapad-2025, un'esercitazione (almeno sulla carta) congiunta sul suolo bielorusso che avrebbe tra gli obiettivi una serie di manovre a ridosso del corridoio Suwalki. Si tratta di una striscia di un centinaio di chilometri sul confine lituano-polacco che separa la Russia dall'oblast di Kaliningrad e dalle sue basi navali. Se bloccato, potrebbe strangolare i tre Stati baltici e impedire il passaggio degli aiuti della Nato. Inoltre fornirebbe a Mosca un fronte militare contiguo tra il Mar Baltico e l'Ucraina, fino a minacciare direttamente l'integrità territoriale della Polonia. Una parte dell'esercitazione si svolgerà in ottica Suwalki, mentre il grosso delle truppe verrà impiegato a Mozyr, a circa 50-60 km dal confine dell'Ucraina. Località da dove almeno in un paio di occasioni sono stati lanciati missili russi su Chernihiv.

Putin inoltre ha rivelato che la Russia ha avviato la produzione di nuovi missili ipersonici e ribadito i piani per schierarli in Bielorussia entro la fine dell'anno. Una salva di questi vettori, gli Oreshnik, saranno in dotazione dell'esercito da domani. Utilizzati per la prima volta lo scorso novembre contro un complesso industriale a Dnipropetrovsk, sono in grado di viaggiare ad una velocità tale da eludere le tradizionali difese anti-aeree, con una gittata di quasi 6mila km e con un impatto paragonabile a quello di un'arma nucleare. Secondo indiscrezioni Putin sarebbe disposto a inviare gli Oreshnik in America Latina e nei Caraibi, per garantire maggior solidità gli alleati, ed espandere in aree strategiche la sua presenza militare.

Tuttavia a Kiev tengono banco nelle ultime ore gli arresti (tra gli altri il deputato Oleksiy Kuznetsov) per le tangenti in ambito di forniture militari. Zelensky si è trovato costretto a sospendere i rappresentanti della Guardia Nazionale e alcuni parlamentari coinvolti nello scandalo sull'acquisto di droni e di apparecchiature per la guerra elettronica. Lo schema consisteva nella firma di contratti statali con fornitori a prezzi deliberatamente gonfiati. L'ennesimo caso di corruzione potrebbe allontanare Kiev dall'ingresso nell'Ue. La von der Leyen del resto era stata chiara.

Nel 1.256° giorno di scontri le forze collegate ai servizi segreti di Kiev hanno compromesso a Volgograd il funzionamento di un metanodotto che eroga gas naturale dal Turkmenistan attraverso l'Uzbekistan e il Kazakistan fino alla Russia. Le truppe ucraine inoltre hanno bombardato depositi di petrolio a Feodosia (Crimea), costringendo le autorità a chiudere il ponte di Kerch per 5 ore, e attaccato la zona industriale vicina alla centrale di Zaporizhzhia (1 morto tra i civili). Il lancio di 100 droni ha provato 3 morti.

Le armate di Mosca hanno conquistato l'insediamento di Aleksandro-Kalinovo (Donetsk), e lanciato 53 droni: un decesso a Kostyantynivka e 11 feriti nel Kharkiv. La Germania si impegna a dotare Kiev di ulteriori batterie Patriot entro tre mesi.

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